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Chi è il killer di Brindisi

Si continua a lavorare sull´identikit del killer della scuola, ripreso da una telecamera mentre preme il telecomando. Esperti del Ros e dello Sco intanto sono all´opera e, incrociando le immagini del video del chiosco di panini davanti alla scuola e alcune testimonianze, gli investigatori stanno lavorando su un primo identikit dell´uomo che avrebbe fatto esplodere tre ordigni davanti all´Istituto Morvillo Falcone: bianco, tra i 50 e i 55 anni. Vestito con una giacca scura e pantaloni chiari, ai piedi scarpe da ginnastica, a quanto si apprende sono questi al momento i primi risultati.
 
Le immagini del video ritraggono l´uomo che aziona il telecomando, ma sarebbero troppo sgranate per identificare i lineamenti del volto. In ogni caso gli elementi delle immagini sono e saranno confrontati anche con le testimonianze raccolte, spiegano fonti qualificate. Resta anche aperta l´ipotesi che l´attentatore sia stato aiutato, ad esempio nel trasporto del cassonetto.
 
Le telecamere, forse prima fra tutte quella del chiosco di panini all´angolo sinistro davanti all´ingresso dell´istituto, dove passano le ragazze ogni mattina, ha ripreso “buone immagini, immagini significative, a bassa risoluzione ma sulle quali stanno lavorando gli esperti. Immagini girate di giorno. Immagini che accreditano l´ipotesi che l´ordigno sia stato azionato da un telecomando”, ha spiegato il procuratore di Brindisi Marco Di Napoli in una conferenza stampa.
 
Immagini “terribili” ma che “hanno aperto uno spiraglio di luce”, e ora “l´ipotesi più accreditata in termini di probabilità è che si sia trattato di un gesto isolato, individuale”, ha aggiunto il procuratore. Un quadro che smorza la paura che si respira densa da ieri, non solo a Brindisi. E sembra esserci un primo identikit: il procuratore non vuole sbilanciarsi ma quelle immagini sono “buone, importanti” e si vede “un uomo, non un giovane”, che “dalle caratteristiche somatiche non sembra uno straniero”.
 
“Non abbiamo nomi e cognomi non c´è nessuno scritto nel registro degli indagati”, poi frena: “Stiamo lavorando”.
Sono ancora al lavoro gli artificieri ma frammenti dell´innesco sono stati ritrovati e sarebbero sufficienti per ipotizzare un congegno a distanza, con un dispositivo volumetrico: “Stiamo aspettando ulteriori accertamenti ma è probabile che si tratti di un innesco con contatto visivo, è possibile che il telecomando abbia innescato un dispositivo cd volumetrico che poi interagisce ed esplode al primo passaggio delle persone”, ha spiegato il pm di Brindisi.
 
L´uomo quindi potrebbe aver aspettato poco distante, in sicurezza, ma in modo da vedere la zona e l´ingresso della scuola accanto al quale aveva posizionato il cassonetto blu con le tre bombole gpl pronte ad esplodere. Anzi, probabilmente è stato azionato prima, quando ha visto le ragazze uscire dall´autobus, poi il sensore è scattato quando le prime studentesse sono passate, e l´esplosione le ha lacerate.
 
Le ragazze quindi erano l´obiettivo “non una sola in particolare”, ha spiegato Di Napoli, argomentando: “Il gesto quindi sembra collegato alla scuola e ai ragazzi”. E´ certo che “c´era una “volontà stragista”, tant´è che è questo il reato doloso per cui la procura procede. Ma la dinamica delle immagini e le caratteristiche dell´innesco e la preparazione dell´attentato fanno pensare ad “un gesto isolato, un gesto individuale è questa l´ipotesi più plausibile” e che non sarà ripetuto “non sembra un killer seriale”.
 
Non si esclude che altri lo abbiano aiutato, ma “è possibile che abbia fatto tutto da solo e confezionato l´ordigno in casa”, sottolinea pm. Anche il cassonetto blu verticale con le ruote dove erano messe le bombole poteva spostarlo da solo “non è dell´azienda di nettezza urbana”, e “i due cassonetti storici della scuola stavano al loro posto”. E´ un cassonetto che “si può acquistare” e su questo anche si stanno muovendo gli investigatori e “con ogni probabilità – ha aggiunto il pm, dato il dispositivo ´volumetrico´ – cassonetto è stato portato carico a ridosso dell´evento”. Poco prima delle 7.42 quindi. E qui qualcuno potrebbe averlo anche notato quell´uomo. Gli inquirenti non si sbilanciano ma ci sarebbero testimoni, alcuni ritenuti più credibili e significativi.
 
Su chi sia l´autore, dice qualcosa anche quel terribile ordigno che ha lanciato schegge e frammenti fino a 500 metri di distanza: “E uno che conosce l´elettronica, il congegno non è alla portata di tutti, non è particolarmente difficile da assemblare ma servono particolari conoscenze”.
 
E intanto si terranno oggi pomeriggio a Mesagne i funerali di Melissa Bassi, la studentessa di 16 anni morta sabato nell´attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi. Il sindaco di Brindisi, Cosimo Consales, ha deciso il lutto cittadino invitando tutti i cittadini ad esporre un fiore bianco alle finestre. Il presidente Mario Monti, rientrato in anticipo dal vertice Nato di Chicago, è probabile che sia presente alle esequie.


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