Skip to main content

Prove di unità (in piazza) per Pd e 5 Stelle

Prima prova di piazza per le opposizioni rappresentate da Partito democratico e Movimento 5 Stelle. La manifestazione indetta dalla segretaria dem Elly Schlein è aperta a chiunque voglia un futuro diverso. Conte: “Parteciperemo, ma l’alternativa va costruita su singoli progetti concreti”

“Chi vuole un futuro più giusto venga in piazza con noi l’11 novembre”. Dalle colonne della Stampa Elly Schlein, segretaria del Partito democratico, fa un appello a tutte le forze di opposizione affinché ci si muova assieme, in piazza, per dare un segnale a un governo la cui manovra, molto discussa, è arrivata in Senato per l’iter parlamentare con la richiesta alle forze di maggioranze di non presentare emendamenti.

E Giuseppe Conte risponde dalle colonne di un altro quotidiano, il Corriere della Sera: “L’11 novembre parteciperemo alla manifestazione a Roma lanciata dal Pd contro il governo. Per il resto, l’alternativa va costruita su singoli progetti concreti”. Insomma, quella che si terrà tra nove giorni sarà la prima manifestazione in cui le due principali forze di opposizione di muoveranno assieme per dare un segnale al governo, ma sarà anche una prima cartina di tornasole di quanto i cittadini risponderanno.

Sebbene ci sia una convergenza per la manifestazione, infatti, e su alcuni temi specifici che verranno portati in Parlamento con emendamenti alla manovra – ad esempio sul tema sanità, sottolineato da entrambi i leader nelle interviste sia di oggi che nelle dichiarazioni delle settimane passate – la prospettiva di una opposizione unita e alternativa all’attuale governo sembra ancora un work in progress.

Le elezioni europee del 2024 infatti obbligano Pd e 5 Stelle a marcare le differenze, per uscire vincenti dalla competizione elettorale in cui le coalizioni non sono previste, ma ci si muove ciascuno per sé. Eppure quella delle europee non è l’unica sfida che le opposizioni si trovano davanti. Ci saranno anche le regionali di Piemonte e Sardegna, in cui un’eventuale coalizione potrebbe mettere in discussione la tenuta delle forze di maggioranza. Alle regionali, ha detto Schlein, “lavoriamo per agevolare una coalizione alternativa alla destra, solida e con candidati credibili. Nella piena consapevolezza che da solo il Pd non basta”. Ma lo sguardo è rivolto principalmente al Movimento 5 Stelle, un po’ meno al cosiddetto campo largo che includa Azione e Italia Viva, perché “la volontà politica deve venire dall’ascolto delle persone che rappresentiamo. Questo ci chiedono, e non credo sia una richiesta solo dei nostri elettori”, ha ribadito Schlein oggi.

Linea di pensiero anche del leader grillino: “Il M5S, a differenza di chi si offre come stampella, sta facendo opposizione con rigore”, è stata la stoccata di Conte a chi, come IV di Renzi, nel fare opposizione porge anche un ramoscello di ulivo al governo, su alcuni temi specifici. “Da questa azione di contrasto partirà un progetto alternativo di governo, che spiegheremo bene agli italiani man mano che la delusione crescerà anche tra chi ha votato questa destra”.

Insomma, prove di unità, in attesa dell’esame della piazza.



×

Iscriviti alla newsletter