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Nessun risarcimento per le vittime italiane del nazismo

Nessun risarcimento per le vittime italiane dei crimini nazisti.
La Corte internazionale di giustizia dell´Aja ha accolto il ricorso della Germania contro l´Italia per ottenere il blocco delle indennità alle vittime del massacro nazista avvenuto il 29 giugno 1944 a Civitella.
 
“Mi sembra una cosa gravissima” commenta a Formiche Nico Perrone, docente di Storia all’Università di Bari. “Le prescrizioni non possono cancellare responsabilità così pesanti. Il discorso però andrebbe esteso anche ad altri che hanno subito persecuzioni”.
 
Berlino aveva presentato ricorso contro la sentenza della Cassazione del 2008 per il risarcimento delle vittime del massacro nazista avvenuto il 29 giugno 1944 a Civitella, in Toscana.
Secondo la sentenza, l´Italia “ha mancato di riconoscere l´immunità riconosciuta dal diritto internazionale” a Berlino per i reati commessi dal Terzo Reich.
Accolti dalla Corte tutti i punti di ricorso presentati dalla Germania, secondo cui l´Italia e il suo sistema giudiziario sarebbero venuti meno “ai suoi obblighi di rispetto nei confronti dell´immunità di uno stato sovrano come la Germania in virtù del diritto internazionale”.
 
Il ministro degli Esteri Giulio Terzi di Santagata, dichiara che l´Italia rispetta la sentenza emessa dalla Corte dell´Aja anche se “i suoi contenuti non coincidono con le sue posizioni e al tempo stesso intende proseguire ad affrontare insieme alla Germania tutti gli aspetti che derivano dalle dolorose vicende della Seconda Guerra Mondiale”.


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