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Commercio e strategia, Urso e Mattarella salutano il ministro indiano

Il ministro degli Esteri indiano, Subrahmanyam Jaishankar, ha concluso la sua visita in Italia con un doppio appuntamento che segna il valore commerciale e strategico delle relazioni tra Italia e India

Il tour italiano del capo della diplomazia del governo di New Delhi, Subrahmanyam Jaishankar, ha concluso con un doppio appuntamento questa mattina. Dopo i bilaterali di ieri con l’omologo Antonio Tajani e il ministro Guido Crosetto, oggi Jaishankar ha avuto un meeting operativo con il ministro Adolfo Urso e un incontro con il Presidente Sergio Mattarella — che lo ha ricevuto al Quirinale.

Se ieri sono stati affrontati i temi che riguardano relazioni internazionali e difesa, al centro dei colloqui odierni c’è stato il rafforzamento della collaborazione commerciale-industriale, e l’implementazione dello spirito di collaborazione alla base della partnership strategica.

Il solco è sempre quello tracciato dalla recente missione in India della presidente del Consiglio Giorgia Meloni, durante la quale, lo scorso 2 marzo, sono state alzate le relazioni bilaterali al livello di Partenariato Strategico. È da lì che nasce il rafforzamento degli scambi e della cooperazione, anche commerciale, degli ultimi mesi.

Sotto questo input, il 13 aprile, sempre a Palazzo Piacentini, il ministro Urso e il suo omologo indiano, Piyush Goyal, hanno copresieduto un “Ceo Forum” che ha coinvolto rappresentanti delle imprese di entrambi i Paesi. C’è un alto grado di convergenza negli interessi economici e strategici tra Italia e India, con particolare attenzione ai grandi temi della transizione energetica, all’intelligenza artificiale e ai settori strategici come la difesa, le nuove tecnologie, la manifattura avanzata, il tessile, il food processing e il settore spaziale.

Su quest’ultimo campo, si stanno valutando progetti congiunti tra l’Agenzia Spaziale Italiana (ASI) e l’Agenzia Indiana per la Ricerca Spaziale — protagonista recentemente di un successo storico come primo Paese ad aver allunato nel Polo Sud del satellite terrestre.

Attualmente, l’Italia rappresenta il decimo mercato di destinazione dell’export indiano, mentre l’India è il sesto mercato di destinazione dell’export italiano nell’Indo Pacifico. Le importazioni italiane da New Delhi sono aumentate a 10 miliardi di euro, mentre le esportazioni italiane verso l’India hanno raggiunto i 4,8 miliardi di euro nel 2022, registrando un aumento del 24,2% rispetto all’anno precedente.

Le relazioni economiche tra i due Paesi “sono in costante crescita”, afferma il ministero delle Imprese e del Made in Italy in una nota stampa, in cui sottolinea che ci sono circa 700 imprese italiane operanti in India, con oltre 50.000 dipendenti, prevalentemente nei settori automobilistico e delle infrastrutture. Dall’altra parte, le imprese con partecipazione indiana in Italia, alla fine del 2021, erano circa 140, attive in settori come l’industria siderurgica, il commercio all’ingrosso, l’automotive e il pellame.

La strategia italiana mira a rafforzare ulteriormente questi legami economici, scientifici e tecnologici, “con l’obiettivo di creare una cooperazione di successo tra i due Paesi”, spiega il governo italiano. Il progetto strategico è strutturare attorno a questa connettività anche una partnership da indirizzare in terreni geopolitici di interesse comune — come l’Africa e in generale il Global South.



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