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Lo spazio italiano diventa commerciale. Valente (Asi) indica il futuro del settore

Di Teodoro Valente

Riproponiamo l’intervento di Teodoro Valente durante l’evento “Industria e Start up per lo Spazio” organizzato in occasione della Giornata nazionale dello Spazio promossa dalla Fondazione Leonardo-Civiltà delle Macchine

In un contesto sempre più orientato alla collaborazione internazionale nello spazio, l’Italia si pone come protagonista nel cambiamento di paradigma, passando da un approccio prevalentemente istituzionale a uno mirato a generare opportunità commerciali. Questa evoluzione è evidente soprattutto nelle iniziative rivolte alle startup e alla ricerca, dove il nostro paese dimostra di possedere un ecosistema qualificato, dinamico e vivace.

Nel settore delle startup, il Business Incubation Center (Bic), un’iniziativa dell’Agenzia spaziale europea, è un esempio tangibile di supporto all’innovazione. Dal 2005, con il primo centro a Roma, e successivamente con quelli inaugurati a Torino nel 2021 e a Milano, Padova e Brindisi nel 2023, l’Italia offre un terreno fertile per lo sviluppo di imprese spaziali. Numeri significativi confermano il successo di queste iniziative, con 48 imprese incubate nel Lazio, di cui 13 orientate all’upstream (trasferimento di tecnologie dallo spazio a Terra) e 45 al downstream (il contrario).

La competizione internazionale è abbracciata con il coinvolgimento di aziende italiane nella Space it Up di Houston, che ha dato la possibilità a 4 startup e due pmi italiane di vivere per 4 settimane il cuore industriale dell’industria aerospaziale. Strategie di prodotto e produzione sono state oggetto di discussione, riflettendo la volontà di adattarsi e competere in un ambiente globale.

Parallelamente, l’Italia investe nella ricerca e formazione, riconoscendo che il sostegno in questo settore costituisce la chiave per futuri successi. Iniziative come il supporto a EUCLID per lo studio dello spazio profondo e materia oscura, il progetto ORACOL con il Politecnico di Milano e il progetto GLAMS per le tecniche di formazione 3D testimoniano l’impegno nel campo della conoscenza.

La recente inaugurazione della Space Factory, cofinanziata dall’Agenzia Spaziale Italiana (ASI), rappresenta un passo avanti nella digitalizzazione dei processi di assemblaggio dei satelliti, rispondendo alla crescente domanda e alla necessità di ridurre i tempi di produzione.

Infine, l’Italia affronta le sfide del futuro, dalla partecipazione agli accordi Artemis per il ritorno sulla Luna, alle sfide legate a Marte, all’integrazione di intelligenza artificiale e quantum computing. La volontà di collaborare a livello internazionale, evidenziata dalla presenza dell’ASI e della missione Italia negli Stati Uniti e in Corea del Sud, testimonia un impegno concreto per far sì che le eccellenze italiane nel settore spaziale portino a risultati positivi su scala globale. 



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