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Mundys lancia il suo primo green bond. E il mercato la prende bene

La holding industriale della famiglia Benetton, erede di Atlantia, ha lanciato con successo il suo primo sustainability-linked bond per un importo di 750 milioni di euro, con scadenza a cinque anni e cedola al 4,75%

C’è sempre una prima volta. Anche per Mundys, la holding industriale della famiglia Benetton, erede di Atlantia, dopo l’Opa e il delisting che hanno sancito il cambio di nome, a valle della cessione da 8,2 miliardi di Autostrade, un tempo controllata da Atlantia, a Cassa depositi e prestiti. La società, guidata dal tandem Giampiero Massolo (presidente) e Andrea Mangoni (ceo), ha infatti lanciato con successo il suo primo sustainability-linked bond per un importo di 750 milioni di euro, con scadenza a cinque anni e cedola al 4,75%, destinato a investitori istituzionali.

Come noto, si tratta di operazioni finalizzate a raccogliere finanziamenti utilizzabili per qualsiasi necessità dell’emittente, che però lega il pagamento dell’obbligazione al raggiungimento di target di sostenibilità. E per la ex Atlantia è il primo green bond, agganciato cioè a obiettivi di sostenibilità: il principale è il dimezzamento delle emissioni proprie del gruppo entro il 2030. Un target che, se non centrato, prevede un onere finanziario aggiuntivo dello 0,75 per cento a favore dei sottoscrittori.

“Con questa operazione inaugurale”, ha spiegato la società di Piazza San Silvestro, “Mundys conferma il forte impegno ad integrare la sostenibilità nella propria strategia di finanziamento, aumentando la quota di debito e linee di credito sostenibili oltre il 50%, a livello di holding”.

La nuova emissione ha registrato una solida risposta da parte degli investitori e consentirà a Mundys di ridurre l’ammontare di debito in scadenza nel breve termine, comprese le obbligazioni con scadenza febbraio 2025 attualmente oggetto dell’offerta pubblica di acquisto parziale annunciata il 15 gennaio 2024. L’interesse per l’operazione è dimostrato comunque dal parterre degli investitori che lo hanno richiesto, a cominciare da Cassa depositi e prestiti. Tra gli altri investitori figurano il fondo sovrano della Corea del Sud, oltre ad asset manager e fondi di tutto il mondo quali Blackrock.



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