Non soltanto celebrativo, ma ricco di sorprese e colpi di scena. Questa l’attesa per l’imminente Congresso Nazionale di Forza Italia che oltre che a riverberare lo storico ruolo politico di Silvio Berlusconi rappresenterà il trampolino di lancio della campagna elettorale per le europee. L’analisi di Gianfranco D’Anna
“Più che un Congresso sembra una prima della Scala dove oltre che per sentire l’Opera, incentrata sulla santificazione di Silvio Berlusconi, si va per marcare il territorio del potere e delle propria influenza”, è il commento che rimbalza negli ambienti politici alla vigilia delle prime assise nazionali di Forza Italia che, a trent’anni dalla fondazione, si terranno il 23 e 24 febbraio al Palazzo dei congressi dell’Eur di Roma.
Se è vero che il potere logora chi non ce l’ha, come anticipò nel settecento il mitico diplomatico francese Tayllerand, allora Forza Italia é in grande forma e nonostante ostenti il lutto perenne e la sindrome dell’orfano del Cavaliere fondatore, schiera al Congresso 854 delegati nazionali eletti da 120 assemblee provinciali che hanno nominato 104 coordinatori locali e 15 coordinatori di grandi città.
Dietro la wagneriana coreografia che prevede lacrime e singhiozzi evocativi per il leader carismatico Sivio Berlusconi, resuscitato politicamente e portato mediaticamente in processione attraverso tg e giornali nelle case degli italiani come una Madonna pellegrina, il congresso evidenzia un duplice ruolo: pubblicitario e elettorale.
Già delineato nell’assetto di vertice nel summit milanese fra Gianni Letta, nume tutelare e trait d’union fra partito, eredi e istituzioni, il segretario Antonio Tajani e Marina Berlusconi, che ha assicurato a Fi la continuità finanziaria e del patrocinio trascendentale del padre, il congresso double face sarà incentrato su un poker di potere: le candidature alle europee, l’assetto del Governo nel probabile rimpasto estivo, la conferma e le nuove nomine di viceministri e sottosegretari, gli incarichi e le nomine negli enti e nelle società pubbliche.
Favorita dai sondaggi che prevederebbero il sorpasso della Lega, Forza Italia ha mobilitato per le europee ministri, governatori ed assessori regionali, nonché i sindaci dei grandi centri che affiancheranno gli eurodeputati uscenti e le new entry.
Anche se l’ex sindaca di Milano ha fino adesso sempre smentito, al nord potrebbe essere annunciata la candidatura di Letizia Moratti, mentre al centro e nelle isole sono già ufficiali le presenze in lista di Renata Polverini, ex Presidente della Regione Lazio, e dell’euro deputata uscente Caterina Chinnici.
Ma pur se ufficialmente esclusa, la sorpresa più eclatante e di grande impatto potrebbe essere rappresentata dalla candidatura di uno dei figli di Silvio Berlusconi per galvanizzare l’elettorato e rilanciare Forza Italia fino alle prossime elezioni politiche. Una sorta di mix fra l’arte del possibile della politica ed il postumo tratto miracolistico di Silvio Berlusconi.