Skip to main content

Sempre più Italia nell’EuroDrone. Ecco l’avionica made in Pomezia

Sarà italiano anche il sistema avionico del velivolo a pilotaggio remoto EuroDrone, il sistema che dovrà dotare il Vecchio continente di nuovi apparecchi all’avanguardia, ormai indispensabili nei nuovi scenari operativi. Sarà il Navex-100 di Northrop Grumman Italia, che sarà integrato con i sistemi di geolocalizzazione satellitare di Safran grazie a un accordo tra le due realtà

Dopo il motore, anche l’avionica per l’EuroDrone sarà made in Italy. È quanto previsto dall’accordo tra Northrop Grumman Italia e la società francese Safran, per la realizzazione dei sistemi di bordo del velivolo senza pilota per il Vecchio continente il cui progetto è guidato da Airbus. Nel panorama militare contemporaneo, infatti, i droni rivestono un ruolo sempre più cruciale, offrendo una vasta gamma di vantaggi strategici e tattici, e una delle componenti fondamentali dei droni militari è rappresentata dai sistemi di navigazione e avionica, cioè tutti quelle tecnologie che permettono al velivolo di conoscere non solo la sua posizione nello spazio (e quindi la direzione del volo), ma anche il proprio assetto di volo, come la quota o il controllo delle superfici di volo.

Il sistema di Northrop Grumman Italia

L’Italia è coinvolta da sempre nel fornire soluzioni avanzate per i droni europei, concentrandosi in particolare sul settore dei sistemi Uav di grandi dimensioni per la sorveglianza e ricognizione e sulla collaborazione con partner internazionali. La società basata a Pomezia fornirà, infatti, il suo sistema di navigazione inerziale Navex-100 in grado di fornire informazioni sull’assetto, la direzione, la posizione e la velocità del velivolo. Per operare sull’Eurodrone è stato aggiornato con l’integrazione di sistemi di geolocalizzazione satellitare Gps e Galileo, forniti da Safran. Il prodotto è nazionale e Itar Free, cioè non soggetto al controllo di export da parte degli Stati Uniti, ed è già impiegato su diversi sistemi Uav. Il tema delle certificazioni, in particolare, è essenziale per garantire la conformità alle normative aeronautiche e la massima affidabilità del sistema. Queste certificazioni assicurano che i sistemi di navigazione e avionica siano in grado di operare in ambienti ostili e affrontare situazioni di emergenza senza compromettere la sicurezza delle operazioni.

Il drone del Vecchio continente

L’EuroDrone è un velivolo a pilotaggio remoto (Uav) di classe Male (Medium altitude long endurance), con capacità versatili e adattabili. Le sue caratteristiche lo rendono la piattaforma perfetta per missioni cosiddette Istar, cioè di Intelligence, sorveglianza, acquisizione obbiettivi e ricognizione e per operazioni di sicurezza nazionale. L’intera filiera produttiva resterà nell’eco-sistema produttivo europeo. Sul programma sono coinvolti gli stabilimenti di Avio Aero in Italia, Polonia e Repubblica Ceca, il GE Aerospace Advanced Technology di Monaco di Baviera e il GE Engineering Design Center di Varsavia. Con la partnership tra Northrop Grumman Italia e Safran, oltre a vedere il coinvolgimento della società di Pomezia, assicura la disponibilità di soluzioni all’avanguardia garantire dal gruppo italiano specializzato proprio in sistemi avionici per le esigenze specifiche del settore militare.

Il motore Catalyst

Oltre all’avionica, sarà made in Italy anche il motore del drone grazie al propulsore Catalyst proposto da Avio Aero, il primo turboelica nella storia dell’aviazione con componenti realizzate tramite additive manufacturing, che assicurano minor peso e maggior efficienza al motore. Grazie al rapporto di compressione di 16:1, il migliore del settore, il Catalyst garantisce una diminuzione dei consumi fino al 20%, una potenza di crociera e una capacità di carico maggiore del 10% e fino a tre ore in più di autonomia in una tipica missione Uav, rispetto ai motori concorrenti nella stessa categoria. Il controllo del motore digitale Fadec (Full authority digital engine control) presente sul Catalyst, inoltre, semplifica l’integrazione tra l’avionica e l’elica, questa realizzata dalla tedesca MT-Propeller.



×

Iscriviti alla newsletter