Il Capo dello Stato visita il possibile nuovo membro della Nato. Al di là del gas, l’isola è diventata strategica alla voce difesa e sicurezza. L’obiettivo dell’Italia è non tralasciare l’intero universo delle alleanze mediterranee che vanno da Gibilterra al Mar Nero
La prima visita di un Capo di Stato italiano a Cipro si intreccia con un dossier altamente peculiare, che prende il nome di Mediterraneo orientale, reso ancora più delicato dagli interessi che in quel fazzoletto di mare nostrum convergono. Non solo Sergio Mattarella incontrando il presidente cipriota Nikos Christodoulides intende rafforzare i rapporti bilaterali e mettere l’accento sui rapporti con la Turchia e la gestione dei flussi migratori, ma l’obiettivo dell’Italia è non tralasciare l’intero universo delle alleanze mediterranee che vanno da Gibilterra al Mar Nero.
Gas
Il primo dossier che lega Italia e Cipro si ritrova alla voce gas, con Eni che può vantare una serie di iniziative e partnership di primissimo livello, dopo la perforazione del pozzo Cronos-2. Le potenzialità dell’offshore di Cipro, mescolate a quelle israeliane e alla capienza dei gacimenti Zoh e Nohr sempre scoperti da Eni, fanno di queste acque un immenso patrimonio energetico e geopolitico, attorno al quale si era costituito l’interesse comune per costruire il gasdotto EastMed, messo in stand by dopo l’accordo su una zona economica esclusiva raggiunto tra Turchia e Libia, che di fatto “taglia” il mare di Creta.
Il cane a sei zampe dal 2013 è presente nel Paese, avendo operato nei blocchi 2,3,6,8 e 9 e detenendo partecipazioni nei blocchi 7 e 11, operati da TotalEnergies. Nello specifico è evidente che dalla scoperta del giacimento Zohr in poi la geopolitica mediterranea dell’energia è mutata e l’individuazione di Zeus 1 da parte di Eni nella zona economica esclusiva situata nel Mediterraneo orientale ha rafforzato la nascita di una sorta di eldorado del gas.
Numeri
Cronos 1 ha in pancia 2,5 trilioni di piedi cubi e Afrodite 4,2 trilioni di piedi cubi: numeri che portano la capacità potenziale di Cipro a 15,2-18,2 trilioni piedi cubi. Mentre 6-8 trilioni piedi cubi di riserve di gas sono stimati al giacimento Calypso. È la quinta scoperta consecutiva nella Zee cipriota dal 2011 quando il trivellatore di Noble Energy identificò il deposito “Afrodite” nel blocco 12. Va ricordato che nello stesso bacino geologico si trovano i giacimenti a sud e sud-ovest di Creta, dove ExxonMobil sta conducendo rilevamenti sismici.
Il risultato oggettivo legato ai volumi di gas si somma al portato geopolitico all’interno del dossier energetico con, sempre sul tavolo, il possibile ingresso di Cipro nella Nato.
Cipro nella Nato?
Gli intrecci con il dossier energetico, assieme al doppio fronte bellico di Gaza e Kyiv, potrebbero essere un acceleratore per ragionare sull’ingresso di Nicosia nella Nato, anche se non mancano influenze esterne che remano nella direzione contraria. Cipro nella Nato avrebbe tre vantaggi: approntare una reazione comune in caso di eventuale aggressione esterna; evitare che un domani possa manifestarsi lo schema “siriano”, ovvero sede di un ampio e geopolitico campo di battaglia tra super players; infine l’ingresso nell’alleanza potrebbe favorire una soluzione definitiva al problema della divisione dell’isola, aprendo un tavolo negoziale con esiti diversi rispetto agli esperimenti passati di Crans Montana.
Gli intrecci esterni
Mosca vuole aprire un consolato nella parte dell’isola occupata dai turchi, mentre si moltiplicano i pattugliamenti dall’Adriatico al Mediterraneo. In questo modo la Russia tenta di mantenere una presenza in questa isola nell’estremo est del Mediterraneo, prefigurando di fatto anche l’instaurazione di relazioni diplomatiche, ma soprattutto una provocazione anti Nato.
Relazioni
Nel 2021 sono caduti i 60 anni di relazioni diplomatiche tra Italia e Cipro. Nel 2022 il dato delle esportazioni di vino italiano verso Cipro è stato di 11,8 milioni di euro, con un aumento del 10% rispetto al 2021, mentre nello stesso anno, il valore delle esportazioni di alcolici italiani verso Cipro è stato di 5 milioni di euro, con un aumento del 5% rispetto a dodici mesi prima.
Lo scorso novembre il Presidente della Repubblica di Cipro, Nikos Christodoulidis, era stato in visita a Palazzo Chigi da Giorgia Meloni, occasione per distendere gli ambiti di collaborazione tra i due Paesi, come il tema della sponda sud del Mediterraneo, la lotta alla immigrazione irregolare, l’invio di aiuti umanitari a Gaza e il dossier energetico.
Cooperazione tripartita
Cipro, assieme a Israele e Grecia compone il terzetto dedicato alla cooperazione sul gas nel Mediterraneo, costituito (sotto l’ombrello Usa) al fine di utilizzare congiuntamente il gas naturale e infrastrutture adeguate. Si tratta di un’iniziativa politica già allargata ad una presenza fissa di un rappresentante degli Stati Uniti, con la possibilità di esprimere un componente anche rispetto al Forum del Negev, al quale partecipano, insieme Israele, Usa e Stati arabi (con l’obiettivo di una normalizzazione delle relazioni di Israele con gli Stati arabi).