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GE Aerospace va in borsa. Per Procacci (Avio Aero) è un’opportunità anche per l’Italia

GE termina il suo riassetto del gruppo con la nascita di tre nuove realtà autonome attive nei settori di sanità, energia e aerospazio, GE HealthCare, GE Vernova e GE Aerospace, con quest’ultima che eredita il ticker del gruppo alla Borsa di New York. Secondo l’ad di Avio Aereo Riccardo Procacci, il focus aerospaziale assunto dalla parent company americana sarà un’opportunità importante anche per l’Italia

La quotazione in borsa di GE Aerospace rappresenta una grande opportunità: poterci muovere in un’azienda completamente focalizzata sul settore aeronautico, che è da sempre la nostra identità. Ha commentato così l’amministratore delegato di Avio Aero, Riccardo Procacci, l’annuncio ufficiale di GE Aerospace – parent company americana della società con sede a Rivalta di Torino – quale società quotata indipendente alla Borsa di New York ereditando il ticker “GE” dopo il completamento dello spin-off di GE Vernova, una decisione che segnala il focus aerospaziale intrapreso dal gruppo Usa. Come spiegato da H. Lawrence Culp Jr., presidente e ceo di GE Aerospace: “Con il lancio delle tre società indipendenti (GE HealthCare, GE Vernova e GE Aerospace ndr) ora completato, la giornata di oggi segna l’ultimo passo epocale nella trasformazione pluriennale di GE”.

Per Procacci, presente negli Stati Uniti alla cerimonia del suono della campanella in apertura a Wall Street, “Avio Aero sta prendendo parte a un momento cruciale nella storia di GE”, indicando come “ciò significherà non solo un ulteriore impulso a nuovi investimenti e piani di sviluppo, ma anche un rafforzamento del nostro ruolo di protagonisti dell’industria europea della propulsione”. Per l’ad italiano, infatti, grazie alla partecipazione della società nei principali programmi internazionali civili e militari, “continueremo a lavorare per definire il presente e il futuro dell’industria aerospaziale, collaborando con istituzioni, università, centri di ricerca e Pmi, in Italia e in Europa. Allo stesso tempo, proseguirà il nostro impegno come partner delle Forze armate italiane, al cui servizio siamo da oltre 115 anni”.

Il lancio di GE Aerospace rappresenta il completamento del processo pluriennale di trasformazione finanziaria e operativa di GE. Negli ultimi anni, GE ha adottato diverse misure per rafforzare in modo significativo il business, tra cui una riduzione del debito di oltre cento miliardi di dollari dal 2018. Allo stesso tempo, l’implementazione e l’adozione in tutta l’azienda di Flight deck, il modello operativo lean di proprietà di GE Aerospace, e una serie di iniziative volte al miglioramento del servizio al cliente hanno permesso un cambiamento nella stessa cultura aziendale. Queste basi hanno portato alla creazione di tre società indipendenti: GE HealthCare, specializzata appunto nelle tecnologie per la salute, GE Vernova, con un focus sul settore energetico, e appunto GE Aerospace.

Con circa 44mila motori commerciali e 26mila motori militari in servizio in tutto il mondo, GE Aerospace si presenta come società specializzata a livello globale nella propulsione, nei servizi e nei sistemi. L’azienda ha generato oltre trenta miliardi di dollari di fatturato rettificato nel 2023, di cui il 70% generato dai servizi e dai forti risultati dell’aftermarket dei motori. In occasione dell’Investor Day di GE Aerospace dello scorso marzo, l’azienda ha ribadito la sua guidance per il 2024 e ha presentato una previsione finanziaria di lungo termine, con l’aspettativa di raggiungere circa dieci miliardi di dollari di utile operativo nel 2028. Inoltre, GE Aerospace ha illustrato il piano quadro di allocazione del capitale finalizzato a investire nella crescita e nell’innovazione, restituendo anche il 70-75% circa dei fondi disponibili agli azionisti.

Tra i principali programmi che vedono il coinvolgimento degli stabilimenti di Avio Aero in Italia, Polonia e Repubblica Ceca, il GE Aerospace Advanced Technology di Monaco di Baviera e il GE Engineering Design Center di Varsavia c’è l’EuroDrone, un velivolo a pilotaggio remoto (Uav) di classe Male (Medium altitude long endurance), con capacità versatili e adattabili. Le sue caratteristiche lo rendono la piattaforma perfetta per missioni cosiddette Istar, cioè di Intelligence, sorveglianza, acquisizione obbiettivi e ricognizione e per operazioni di sicurezza nazionale. Ad essere scelto come sistema di propulsione del drone è stata, infatti, la versione militare del Catalyst di Avio Aero, il primo turboelica nella storia dell’aviazione con componenti realizzate tramite additive manufacturing, che assicurano minor peso e maggior efficienza al motore.

Grazie al rapporto di compressione di 16:1, il migliore del settore, il Catalyst garantisce una diminuzione dei consumi fino al 20%, una potenza di crociera e una capacità di carico maggiore del 10% e fino a tre ore in più di autonomia in una tipica missione Uav, rispetto ai motori concorrenti nella stessa categoria. Il controllo del motore digitale Fadec (Full authority digital engine control) presente sul Catalyst, inoltre, semplifica l’integrazione tra l’avionica e l’elica, questa realizzata dalla tedesca MT-Propeller.



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