Esplorare il significato profondo del purpose aziendale, cercando di rendere fruibile il concetto e di fornire uno strumento utile ai giovani e agli imprenditori delle piccole e medie imprese. Un racconto di otto puntate nel podcast originale di Intesa Sanpaolo. Il progetto spiegato dall’autrice, Chiara Bodini
Chiamatelo capitale umano. Motivazione, stimolo, soddisfazione. Sono questi gli ingredienti che Chiara Bodini, consulente hr per le piccole e medie imprese, che ha sviluppato una metodologia per la valorizzazione e il coinvolgimento del personale delle aziende, ha deciso di inserire all’interno del podcast Purpose, il motore delle organizzazioni realizzato sulla piattaforma dell’istituto di credito, Intesa Sanpaolo On air (la piattaforma podcasting di Intesa Sanpaolo che raccoglie voci, storie e idee sul futuro, sostenibilità, inclusione, cultura, ma anche un luogo di ascolto privilegiato del panorama culturale e che vanta 2,8 milioni di ascolti dal go-live, maggio 2020, al 29 febbraio 2024; più di 15 milioni di ascolti nel solo 2023, oltre 135 le rubriche podcast online, per più di 2000 episodi. Tra l’altro Oltre la metà degli ascoltatori (55%) è under 35; Il 64% degli ascoltatori ritorna ad ascoltare i podcast Intesa Sanpaolo On Air). Bodini, attraverso la sua agenzia – Purpose and Talent da cui è gemmata anche la start-up Purpose key – offre, ad aziende e singoli professionisti, soluzioni volte all’identificazione, all’attivazione e alla comunicazione dei propri talenti e di quella motivazione – il purpose – centrale per la vita professionale e personale di ognuno. A breve, usciranno le ultime due puntate – otto totali – del podcast e, Formiche.net, ne ha approfittato per raccontare dall’inizio questo progetto.
Come nasce l’idea di realizzare un posdcast sul purpose?
Il progetto parte nel novembre scorso e la cornice, più ampia, riguarda il tema della sostenibilità. Le aziende e segnatamente Intesa Sanpaolo stanno dando sempre più valore al tema del purpose come veicolo per valorizzare, tra le altre componenti, le qualità dei propri dipendenti. Si tratta, insomma, di un progetto a scopo divulgativo ma che senz’altro contribuisce al buon posizionamento dell’istituto di credito.
Chi avete coinvolto?
Le puntate per il momento sono sei ma saranno otto in tutto, coinvolgono diversi attori. Al di là di quelle nelle quali personalmente affronto alcuni temi a partire dal significato del lavoro, abbiamo coinvolto un docente dell’università Bicocca, che si occupa di sostenibilità, un esperto di nuove tecnologie.
Qual è, in sostanza, l’obiettivo di questa divulgazione?
Innanzitutto fare chiarezza sul concetto di purpose: non si tratta di qualcosa di aleatorio e intangibile, bensì di uno strumento fondamentale nel mercato del lavoro in cui ci troviamo oggi. Tra l’altro è un tema che si intreccia profondamente con quello della sostenibilità.
La prima puntata del podcast ha al suo interno anche un excursus di carattere storico.
Sì, perché l’approccio che abbiamo deciso di adottare – per affrontare il purpose e spiegarlo in modo fruibile ai più – è volutamente multidisciplinare. E tra l’altro questo aspetto è funzionale ad scandagliare in maniera più efficace il momento storico che stiamo attraversando. Il senso è quello di fornire strumenti anche per affrontare i problemi complessi dell’oggi alle giovani generazioni.
Quindi sono i giovani i destinatari ideali di questo lavoro?
Idealmente tutti sono i destinatari del podcast. Poi, certamente, per le giovani generazioni forse è davvero qualcosa di utile per riuscire anche a orientarsi meglio all’interno del mercato del lavoro. Senz’altro è estremamente efficace per gli imprenditori delle piccole e medie imprese per i quali l’organizzazione del lavoro e l’incentivo alla valorizzazione del capitale umano rappresentano due leve fondamentali anche in termini di competitività.