In questi stessi giorni chiude i battenti Planet Week, la manifestazione che ha animato, a Torino e in Piemonte, la settimana dal 20 al 28 aprile, sui temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici. Il racconto di Saturno Illomei
In attesa che i ministri dell’Ambiente e dell’Energia del G7, sotto la presidenza italiana, prendano le loro decisioni all’incontro che inizia domani a Torino, gli sherpa dei sette Paesi stanno limando i vari dossier che saranno portati sul tavolo dei ministri. In questi stessi giorni chiude i battenti Planet Week, la manifestazione che ha animato, a Torino e in Piemonte, la settimana dal 20 al 28 aprile, sui temi della sostenibilità e dei cambiamenti climatici, organizzata dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e da Connect4Clinate, il programma di comunicazione della Banca Mondiale sui cambiamenti climatici. Un palinsesto di eventi che ha coinvolto soggetti pubblici, imprese, giovani, artisti, società civile che, come ha detto il Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, “il coinvolgimento delle tante espressioni della società italiana costituisce la base imprescindibile di ogni obiettivo ambientale e climatico che ci impegnamo a raggiungere a livello istituzionale col nostro G7”.
Accelerare la trasformazione dei modelli di sviluppo economico, realizzare le infrastrutture necessarie alla transizione ecologica, rilanciare le iniziative di ricerca e sviluppo delle nuove filiere energetiche e dell’economia circolare, strutturare politiche industriali competitive e sostenibili dal punto di vista ambientale e sociale rappresentano la strada per raggiungere gli obiettivi Net Zero fissati dall’Europa e dalle Nazioni Unite al 2050. Sono questi i temi che sono stati al centro del dibattito all’evento “Transitioning to net Zero. Climate Action to Global Security”, organizzato da Globe Italia e dal World Energy Council e dal Politecnico di Torino.
Gli obiettivi di sviluppo sostenibile previsti dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, gli Accordi di Parigi per contrastare i cambiamenti climatici, le politiche europee e nazionali per giungere alla neutralità climatica entro il 2050 richiedono impegni concreti da parte di tutti, istituzioni, società civile, cittadini. Globe Italia e Politecnico di Torino hanno voluto testimoniarlo proprio alla vigilia del G7 Clima Energia e Ambiente chiamando a discuterne imprese legate alla transizione energetica e consorzi di riciclo impegnati nell’economia circolare e nella sostenibilità. Temi che stanno facendo sempre più presa non solo tra gli addetti ai lavori, ma su tutte le persone sempre più infornate e consapevoli del fatto che tutto questo fa ormai parte della quotidianità. Una consapevolezza che sta mettendo in discussione stili di vita e modelli di consumo, un rischio concreto per l’intero ecosistema e l’esistenza stessa dell’uomo sul pianeta.
L’economia circolare è un modello di produzione e consumo che, attraverso il riciclo e il riuso dei materiali, punta al risparmio delle risorse e ad estendere il ciclo di vita dei prodotti. L’obiettivo è quello di ridurre sempre più la produzione di rifiuti e reintrodurre nel ciclo economico materiali riciclati per la produzione di nuovi beni e prodotti. “La tutela del Pianeta – ha detto Ignazio Capuano, presidente del Conai – oggi ha di fronte obiettivi sempre più sfidanti. E il riciclo degli imballaggi, di cui il sistema Conai è garante per l’Italia, può dare un contributo fondamentale alla salvaguardia del Pianeta, aumentando la circolarità dell’economia dei materiali e contribuendo a ridurre le emissioni di CO2 in atmosfera. La decarbonizzazione è uno dei fattori chiave della lotta al cambiamento climatico che il Consorzio ha integrato da diversi anni nella propria strategia”.
Il nesso tra energia e clima, il processo di transizione energetica che stiamo vivendo e le scelte che devono essere prese sono caratterizzati da un’urgenza che non ha precedenti nella nostra storia. Si tratta della più grave minaccia che l’umanità si trova ad affrontare e occorre farlo il più rapidamente possibile. “L’innovazione e la tecnologia – ha sottolineato Matteo Favero, presidente di Globe Italia – giocano un ruolo cruciale nella transizione verso un futuro energetico sostenibile. Una transizione ce è un cambiamento di paradigma dell’intero sistema, un vantaggio son solo per il clima, ma anche per l’economia e la società. Con l’attenzione che questo cambiamento non generi povertà e con la speranza a favore della pace. Economia circolare, energia e tecnologia sono settori in cui il nostro Paese ha molto da dire e può farlo proprio in occasione di questi G7 a guida italiana”.
“Il G7 Clima Energia e Ambiente che si svolge a Torino – ha ribadito Fabrizio Penna, capo Dipartimento Unità di Missione Pnrr del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica – è sicuramente strategico per il futuro delle nostre generazioni. Gli eventi del Planet Week, come questo organizzato da Globe Italia e dal Conai, sono la messa a terra delle idee del G7: un filo verde che lega i dossier dello stesso G7, l’economia circolare e l’attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza. Con le risorse previste dal Piano diamo attuazione alla Strategia nazionale per l’economia circolare, 2 miliardi 100 milioni di euro destinati a costruire nuovi impianti per il trattamento dei rifiuti, organizzare al meglio la raccolta differenziata, finanziare progetti all’avanguardia che vedono nell’economia circolare lo sbocco fisiologico dell’innovazione e della ricerca italiana”.
Sono molti, oggi, quelli che hanno compreso l’importanza della sostenibilità, non solo ambientale, ma anche economica e sociale. E quest’ultima risulta essere la più centrale. Abbiamo, infatti, assistito, negli ultimi anni, ad una costante crescita dell’importanza che i cittadini attribuiscono al tema della sostenibilità, un concetto entrato ormai a far parte del nostro quotidiano. In ogni parte del mondo, non solo nei Paesi industrializzati, si sta diffondendo una consapevolezza e una responsabilizzazione che tende a mettere in discussione abitudini consolidate, stili di vita e modelli di consumo ancorati al passato e nocivi per l’intero ecosistema.
“In un Paese come il nostro – ha concluso la viceministro all’Ambiente Vannia Gava in un messaggio inviato agli organizzatori – che rappresenta la seconda manifattura d’Europa e soffre di scarsità di materie prime, è necessario promuovere una transizione verso l’economia circolare, valorizzando l’innovazione e la forza delle nostre imprese nella capacità di trasformazione e riciclo. Le discussioni in ambito G7 e gi eventi della Planet Week offrono un’opportunità per sottolineare l’importanza di temi come l’economia circolare nei processi di de carbonizzazione, e per condividere con tutti gli attori in campo – governi, agenzie, imprese, cittadini – le strategie per affrontare le sfide ambientali e climatiche, che sano non solo concrete, ma anche e soprattutto sostenibili economicamente e socialmente”.