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Visioni di luglio 2011

Bob Krieger
Milano, Palazzo Reale
fino all’11 settembre
La foto che Vittorio Sgarbi ama distribuire alle sue fan è firmata da Bob Krieger. E ai ricordi di una vita che il famoso fotografo stesso ha definito “un susseguirsi di eventi curiosi e divertenti” e al suo nuovo percorso artistico è dedicata Krgr. Bob Krieger. Ricordi tra fotografia
e arte, la mostra antologica ospitata a Palazzo Reale di Milano fino a domenica 11 settembre, promossa da Comune di Milano-Cultura e Palazzo Reale in collaborazione con Imago art gallery di Londra, Habitare dei fratelli Boga, Leonardo international e Christie’s. L’esposizione è composta da immagini, ricordi, ritratti, foto che hanno fatto il giro del mondo, come quelle dei capi di Stato e delle più famose modelle, che in questa mostra raccontano l’avventura di un uomo e della sua passione per l’arte neoclassica che traspare in tutta la sua opera. Corpi, particolari, immagini che rivivono attraverso una nuova tecnica che ha trasformato la passione di Krieger per il clic in una passione per la materia plasmata in un laboratorio che ha preso il posto del suo set fotografico, dove in camice bianco crea con l’abilità di un orafo, la precisione di uno scultore, la curiosità di un bambino.
 
Sotto quale cielo?
Palermo, Riso, Museo d’arte contemporanea
fino al 30 ottobre
Si chiama Riso: è il Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia che presenta la mostra Sotto quale cielo?, dedicata a cinque artisti riconosciuti a livello internazionale: Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris. L’esposizione è la fase conclusiva di un più vasto progetto del Museo − diviso in due fasi e a cura di Daniela Bigi − iniziato nel luglio 2010 con il programma di residenze “Etico_F cinque movimenti sul paesaggio” e realizzato in diversi centri della Sicilia, di cui gli artisti sono stati protagonisti. A distanza di quasiun anno, la mostra a Palazzo Riso ricongiunge in un unico luogo, fino al 30 ottobre, le opere prodotte dagli artisti la scorsa estate in città e contesti siciliani molto diversi tra loro per storia, attualità e prospettive e a queste ne aggiunge altre nuove realizzate appositamente per l’occasione − tutte dedicate al paesaggio siciliano reale, riprodotto, artificiale − insieme ad alcuni significativi lavori precedenti.
Nelle sale dei due piani del museo palermitano sono allestite oltre venti opere di grande impatto, sia dal punto di vista poetico che, in alcuni casi, dal punto di vista dimensionale, come la nuova installazione di Massimo Bartolini composta da una catasta di luminarie, o la nuova scultura di Flavio Favelli costituita da oltre quindici quintali di persiane e finestre dismesse, o la grande installazione percorribile, di oltre tredici metri, di Marinella Senatore.
 
Imprevedibile leggerezza della materia
Roma, Casina delle Civette, Villa Torlonia
fino al 25 settembre
Mascheroni con sembianze umane o mostruose, leoni che ruggiscono, satiri e fauni con volti animaleschi, un bellissimo drago sovrastato da una colomba e da un serpente che si fronteggiano, quasi a sfidarsi, nell’eterna lotta tra il bene e
il male, cornucopie traboccanti di frutta e fiori: un favoloso repertorio di motivi ornamentali che da straordinari manufatti in ghisa prosegue lungo le vetrate e gli stucchi della Casina delle Civette di Villa Torlonia, una sede ideale per la mostra Imprevedibile leggerezza della materia. L’arte della ghisa tra Ottocento e Novecento.
L’esposizione, la prima in Italia nel suo genere, documenta con circa 30 opere l’impiego della ghisa, il significato iconografico dei suoi motivi decorativi e la sua fortuna nell’arte applicata tra Ottocento e Novecento, sia nell’arredo urbano sia in quello domestico.
Si possono ammirare lampioni ed elementi di lampioni (basamenti, pastorali, candelabri) con il loro straordinario repertorio ornamentale (statue, maschere, teste di dame e di guerrieri, di dei e uomini, leoni alati e draghi), ringhiere, fontanelle, vasi, porta ombrelli, carboniere, roste, picchiotti e maniglie per portoni, provenienti dalla collezione della Fondazione Neri-Museo italiano della Ghisa, il più importante centro di ricerca in Europa sull’arredo urbano. L’esposizione alla Casina delle Civette è promossa dall’Assessorato alle Politiche culturali e Centro storico-Sovraintendenza ai Beni culturali di Roma Capitale, dalla Fondazione Neri-Museo italiano della Ghisa con il supporto organizzativo di Zètema progetto cultura.
 
Libri
Massimo Alemanno
Le chiese di Roma moderna
Armando Editore
Anche Roma ha il suo piccolo duomo di Milano: è la chiesa di Sacro Cuore del Suffragio, edificio religioso neogotico situato sul lungotevere Prati, ma pochi sanno che la costruzione è del 1917.
E che è stata ideata da padre Vittore Jouet come “Museo cristiano d’oltretomba”.
È una delle tante curiosità presenti nei quattro libri realizzati da Massimo Alemanno per Armando Editore, sotto il titolo Le chiese di Roma moderna. Un viaggio nelle realtà meno conosciute dal grande pubblico, inserite all’interno di quartieri moderni: e l’autore ha pensato questa opera proprio ai romani, destinatari eccellenti della sua fatica editoriale.
Il primo volume descrive gli edifici religiosi del centro storico e di Roma nord, il secondo individua le chiese di Prati, Delle Vittorie e del quadrante ovest della capitale, il terzo riguarda quelli ubicati nei rioni Ripa e Testaccio e nel quadrante sud-est, il quarto descrive gli edifici cristiani di culto non cattolico, effettuando una carrellata sui più importanti esempi di architettura sacra costruiti nella città eterna dopo il 1960. Da non perdere.
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