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La sfida di Roma 2020

Il Comitato olimpico internazionale ha posto la sostenibilità come condizione imprescindibile di qualunque progetto di candidatura olimpica, trasformando oggi in un requisito da rispettare, quello che in passato, per molte città candidate, è stato l’elemento vincente della proposta.
La possibilità che Roma ospiti i Giochi olimpici è legata dunque allo sviluppo di un progetto sostenibile.
Un progetto però che non deve limitarsi a prefigurare un uso efficiente delle risorse energetiche e a garantire al meglio il rispetto dei parametri ambientali (peraltro già previsto per legge), ma che proponendo un’azione coordinata di recupero e ottimizzazione delle strutture esistenti e di ragionata attuazione di quelle programmate, porti Roma ad essere, nel 2020, la città immaginata dal Piano strategico di sviluppo: “La città competitiva, nel nuovo panorama mondiale determinato dalla crisi, è una città che sa trovare nuove opportunità di sviluppo sostenibile generando, contemporaneamente, un clima di solidarietà e un livello alto di coesione sociale, su un territorio che salvaguardi e valorizzi l’ambiente”.
 
Il Comitato promotore di Roma 2020, si sta muovendo nella direzione giusta, predisponendo una proposta realistica, in linea con le previsioni del Piano strategico e con le indicazioni, sia del Piano della mobilità sostenibile sia del Piano energetico ambientale.
Un programma nel quale oltre 30 impianti (sui circa 40 necessari), sono già esistenti o in costruzione indipendentemente dalla candidatura olimpica e tutti gli interventi sul sistema aeroportuale e sulle infrastrutture per la mobilità sono pensati per far funzionare meglio la città, a prescindere dalle Olimpiadi.
Un progetto in cui il Nuovo parco fluviale olimpico rappresenterà una tra le più vaste operazioni di riqualificazione urbanistica e ambientale mai attuate in Italia, con il recupero di un tratto urbano del Tevere e di un insieme di aree oggi fortemente degradate e scarsamente accessibili, supportato da interventi sulle infrastrutture e valorizzato da azioni di tutela del patrimonio storico-archeologico.
Più di 4 miliardi di persone, si dice, vedranno i Giochi del 2020 in televisione (ma forse molti di più con le nuove tecnologie multimediali in fase di sviluppo).
In molti sperano che sarà Roma ad apparire sui teleschermi. Noi ne siamo convinti.


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