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I ritratti dei 10 candidati

Nathalie Arthaud (Lutte Ouvriere)
Ha il non facile compito di succedere ad Arlette Laguiller, già sei volte candidata alle presidenziali. Il passaggio di testimone è stato preparato con calma e già nel 2008 la Arthaud è stata nominata portavoce della formazione di Lotta operaia. 42 anni, professoressa di economia, la Arthaud si definisce “l´unico candidato comunista” alle presidenziali. I sondaggi l´accreditano di un 1% di consensi.
 
Francois Bayrou (MoDem)
Tra i pretendenti alla presidenza è il solo ad essersi presentato già due volte. Nel 2002, con l´Udf, aveva ottenuto il 6,84% dei consensi. Nel 2007 ha sfiorato il passaggio al secondo turno finendo però solo terzo col 18,56%. In ritardo nei sondaggi sta concentrando la sua campagna elettorale sull´obbiettivo di convincere l´elettorato moderato di essere l´unico candidato in grado di battere il socialista Hollande al secondo turno.
 
Jacques Cheminade (Indipendete).
71 anni è il più anziano tra gli sfidanti. Indipendente, “gollista di sinistra” si presenta come il candidato “antisistema”. Ha già partecipato alle presidenziali nel 1995, quando ottenne lo 0,2% dei consensi.
 
Nicolas Dupont-Aignanan (Debout la republique)
Gollista e sovranista, punta la sua campagna sulla polemica contro l´Unione Europea e il suo slogan è appunto: “Liberiamo la Francia dalla tutela di Bruxelles”. Nel 2007 ha lasciato l´Ump dopo aver tuttavia invitato a votare Sarkozy al secondo turno.
 
Francois  Hollande (partito socialista)
“IL cambiamento è adesso”: così recita lo slogan del candidato socialista che alle primarie del suo partito ha battuto il segretario Martine Aubry e l´ex compagna di vita Segolene Royal. Primo segretario del Partito sino al 2008 da allora ha preparato la sua candidatura cercando di presentarsi come l´espressione di una possibile presidenza “normale” in contrapposizione a Sarkozy e a quello che sino a un anno fa sembrava l´asso nella manica dei socialisti: Dominique Strauss-Kahn.
 
Eva Joly (Eelv, i “verdi”)
Franco-norvegese, la candidata ecologista è tra tutti i contendenti quella che ha scelto la carriera politica in età più tarda. Nel 2001 ha ottenuto la candidatura all´Eliseo battendo alle primarie verdi Nicolas Hulot. Il suo slogan è “Le vote juste”.
 
Marine Le-Pen (Fronte Nazionale)
Figlia d´arte, la candidata dell´estrema destra ha concentrato la sua campagna elettorale su quattro tematiche: economia, immigrazione, questione sociale e sicurezza. Il suo slogan è “La voce al popolo, spirito della Francia”. Per quanto coltivi la speranza di andare al ballottaggio per ora i sondaggi sembrano condannarla e non le danno più del 16%, 18% dei consensi.
 
Jean-Luc Melenchon (Fronte di sinistra) 
Forte di circa un 10% dei consensi, il candidato della sinistra radicale è al momento la vera sorpresa di questa elezioni presidenziali. Trotzkista in giovinezza, Melenchon ha aderito al partito socialista a fine anni 70, quando a 35 anni è stato eletto senatore. Ministro per l´insegnamento professionale nel 2000 è stato tra i protagonisti della campagna contro il Trattato Costituzionale Europeo, scelta che lo ha portato anche a lasciare il partito socialista e a fondare il “Fronte di sinistra” nel 2008. Nel suo programma, il salario minimo garantito, la pensione a 60 anni e un referendum sul nucleare.
 
Philippe Poutou (Nuovo partito anticapitalista)
45 anni, un passato in Lotte Ouvriere e nella Lega dei comunisti rivoluzionari, Poutou molto difficilmente eguaglierà l´exploit di Oliver Besancenot che nel 2002 e nel 2007 riuscì ad arrivare al 4%.
 
Nicolas Sarkozy (Ump)
67 anni, il presidente uscente cerca la rielezione con lo slogan “La France forte”. I sondaggi al momento lo danno quasi certamente al secondo turno ma dietro il candidato socialista Hollande (e al ballottaggio il socialista sembra ancor più favorito). La sua campagna elettorale, nell´ultima fase, ha fatto registrare una netta sterzata a destra, con la denuncia degli accordi di Schengen e il proposito di dimezzare il numero degli immigrati illegali.


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