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Scienza e innovazione, le leve della sanità spiegate da Lucaselli

Di Ylenja Lucaselli

“Il processo di cura del paziente passa oggi per l’innovazione e la scienza”. La riflessione di Ylenja Lucaselli, membro della commissione Bilancio della Camera dei deputati, co-presidente dell’Intergruppo parlamentare One health e relatrice alla conferenza stampa di presentazione di “Una Strategia Nazionale per le Life Sciences” che si è tenuta lo scorso 4 giugno alla Camera dei deputati

Dobbiamo focalizzare l’attenzione su dove siamo oggi, dove vogliamo arrivare e, soprattutto, come raggiungere questi obiettivi. Sono fermamente convinta dell’importanza di due elementi: il capitale umano, essenziale per la scelta e la guida dei percorsi di innovazione in ambito sanitario, e i processi necessari per raggiungere questi obiettivi.

INNOVAZIONE E SCIENZA

Viviamo una rivoluzione senza precedenti nel campo della sanità. Dalle biotecnologie a tutto ciò che riguarda la cura del paziente, l’innovazione tecnologica e scientifica è oggi assolutamente centrale. Questo è estremamente importante poiché attraverso l’innovazione e la scienza possiamo da un lato prevenire meglio e di più, riducendo così l’incidenza delle patologie e il conseguente carico economico sul sistema sanitario nazionale; dall’altro, possiamo migliorare le cure per le patologie in stato avanzato, offrendo maggiore speranza ai pazienti.

INVECCHIAMENTO DEMOGRAFICO

Siamo consapevoli dell’età anagrafica della popolazione italiana, europea e mondiale. L’invecchiamento demografico ci impone di ripensare il nostro sistema sanitario. Da una parte, dobbiamo assicurarne la sostenibilità economica e strutturale; dall’altra, dobbiamo essere in grado di ideare soluzioni innovative per affrontare le diverse tipologie di malattie che emergono con l’aumento dell’età media.

APPROCCIO OLISTICO

La pandemia di Covid-19 ci ha insegnato che la salute non può più essere considerata a compartimenti stagni, ma deve essere vista come un sistema integrato. In collaborazione con l’Onorevole Ciocchetti, abbiamo ritenuto imprescindibile adottare una visione olistica della salute in cui la salute umana, ambientale e animale sono inscindibilmente connesse. Questa interconnessione è evidente in numerosi fattori e patologie. La resistenza antimicrobica (AMR), ad esempio, è un tema che abbraccia trasversalmente diverse dimensioni e che oggi, più che mai, richiede un’analisi olistica e integrata. Solo attraverso un approccio globale e integrato possiamo affrontare efficacemente queste sfide e migliorare la salute pubblica a livello mondiale.

ONE HEALTH, L’INTERGRUPPO PARLAMENTARE 

Da qui, l’istituzione di un Comitato tecnico-scientifico dedicato in particolare alla ricerca sulla resistenza antimicrobica, analizzando le risposte e identificando le inefficienze dell’attuale meccanismo. Il Comitato ha elaborato un documento che verrà presentato al G7, con una sezione rilevante dedicata alla scienza, all’informazione e alla tecnologia, elementi che oggi rappresentano la chiave di accesso alle possibili soluzioni future. In questa prospettiva, l’intergruppo parlamentare One Health ambisce ad agire in modo proattivo per fornire un ulteriore stimolo all’attività politica. In particolare, si impegna a incentivare il Governo a sostenere con maggiore determinazione le nuove tecnologie, inclusi i dispositivi medici, i nuovi farmaci e le soluzioni innovative per patologie esistenti. Su questi obiettivi dobbiamo concentrare tutti i nostri sforzi.

 

Qui il testo della strategia

Qui l’intervento di Guido Rasi

Qui lo speech di Luciano Ciocchetti (FdI)

Qui la gallery della conferenza stampa



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