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Connessione e sicurezza, Tim in campo per il G7

​Il gruppo guidato da Pietro Labriola fornisce soluzioni per la telefonia mobile nelle diverse location adibite a ospitare il vertice G7 con una copertura mobile indoor specifica per la location di Borgo Egnazia

Tim in campo per il G7 di Borgo Egnazia, al via tra due giorni. Il gruppo guidato da Pietro Labriola, fornirà infatti “servizi di connettività mobile e di sicurezza” in occasione del summit pugliese dei capi di Stato e di governo. In particolare, l’ex Telecom, che ha aderito a una manifestazione di interesse della presidenza del Consiglio per la fornitura di prodotti innovativi, ad alto contenuto tecnologico e attenti all’impatto ambientale, “fornirà soluzioni per la telefonia mobile nelle diverse location adibite a ospitare il vertice G7 con una copertura mobile indoor specifica per la location di Borgo Egnazia”.

Non è finita. Inoltre, attraverso il contributo di Telsy, l’azienda del gruppo specializzata in cyber security, e la sua controllata Qti, specializzata in quantum security, Tim fornirà dei servizi avanzati di sicurezza quantistica, che garantiscono la più sicura alternativa tecnologica sul mercato per lo scambio di chiavi crittografiche. Oltre a questo, saranno forniti sistemi per la riservatezza delle comunicazioni durante le riunioni bilaterali.

Tutto questo nelle settimane in cui si decide il destino della vendita di Netco (rete primaria e secondaria) da parte di Tim al tandem Kkr-Tesoro-Cdp. L’Antitrust europea ha dato il suo via libera all’operazione che porterà gli asset di rete di Tim tra le braccia della nuova cordata, per circa 22 miliardi, ponendo fine al modello verticale che ha contrassegnato gli ultimi decenni dell’ex monopolista. Sempre che Vivendi, azionista di riferimento di Tim (23,9%) e contrario alla cessione della rete a un prezzo considerato troppo basso, non riesca a spuntarla in Tribunale, dove ha intentato causa proprio contro il gruppo.

Ma è qui che entrano in gioco le diplomazie industriali, di cui il presidente di Tim, Alberta Figari, recentemente si è fatta portavoce. “Sicuramente il rapporto con il principale azionista francese non ha aiutato quelle che sono state le grandi decisioni prese nel 2023 e a Tim il mio scopo personale, ma anche dell’intero consiglio di amministrazione e dell’ad sarà quello di cercare di ricostruire un nuovo dialogo con i principali azionisti”.

Non è tutto. Anche Inwit, principale tower operator italiano, ha realizzato l’infrastruttura che abilita un miglioramento delle attuali tecnologie di telecomunicazioni fino al 5G per il vertice dei Capi di Stato e di governo del G7, dotando la struttura di un impianto di copertura Das (Distributed Antenna System). Grazie a questo investimento, Inwit ha ottenuto il riconoscimento come partner tecnico del G7.  In questo modo, le zone in cui si svolgerà il vertice avranno così una copertura dedicata di rete 5G con un segnale stabile, veloce ed efficiente a disposizione di tutti gli operatori mobili. La rete sarà accessibile con tutti i dispositivi, dagli smartphone ai tablet ai pc con connessione wireless, facilitando la navigazione in Internet su tutti i device, con un notevole miglioramento della ricezione del segnale e della customer experience.



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