Ad un anno dalla scomparsa, ad 86 anni, il quattro volte presidente del Consiglio sarà solennemente commemorato con una cerimonia religiosa nella cappella privata della storica residenza di Villa San Martino, ad Arcore. Una scomparsa politicamente caratterizzata dalla perpetuazione della sua azione politica. L’analisi di Gianfranco D’Anna
Self made man anche post mortem, con una minuziosa regia che sembra studiata da anni, Silvio Berlusconi viene celebrato tridimensionalmente come capo di governo, leader politico e imprenditore di successo. Un Berlusconi “più vivo di tutti i vivi” che, citando i versi del poeta russo Mayakovsky, continua a perpetuare col suo nome il successo alla formazione politica creata dal nulla, Forza Italia, dalle Europee alle varie elezioni amministrative.
Un’eredità poliedrica straordinaria che sarà ricordata nella villa mausoleo di Arcore, dove riposa l’urna con le ceneri del Cavaliere, con una messa strettamente privata, presente la famiglia al completo, con tutti i cinque figli, il fratello Paolo, Marta Fascina, gli amici e i collaboratori più stretti, il vice premier e segretario di FI, Antonio Tajani, Fedele Confalonieri, Gianni Letta, Adriano Galliani e l’ad di Fininvest, Danilo Pellegrino.
Nel tardo pomeriggio Pier Silvio Berlusconi riunirà tutti i dipendenti e i collaboratori del gruppo Mediaset nella storica sede di Cologno Monzese per ricordare il fondatore dell’azienda. Sono previsti collegamenti anche con le sedi Roma e di Mediaset Spagna a Madrid. In prima serata Mediaset ricorderà poi Silvio Berlusconi trasmettendo su Canale 5 Caro Presidente, un anno dopo, un documentario di Toni Capuozzo con la regia di Roberto Burchielli.
Nessuno sottovaluta, soprattutto dopo il riscontro elettorale di questi giorni, come l’attualità dell’eredità politica berlusconiana rappresenti il motore essenziale dell’attività di partito e dell’azione amministrativa e istituzionale dei rappresentanti di Forza Italia. Una sorta di Vangelo secondo Silvio, un breviario della continuità, della capillarità organizzatrice e del modus operandi del fondatore.
Ritenuto uno degli italiani più influenti e innovatori degli ultimi cinquanta anni, tanto chi ne aveva un’opinione negativa, sia coloro che ne avevano un’opinione positiva, hanno riconosciuto in lui la caratteristica della genialità e dell’unicità. Un leader da legenda sempre in campo, ora più di ieri difficilmente attaccabile, ma ancora in grado con un postumo “mi consenta” di trafiggere gli avversari. Un self made man, insomma, anche oltre la vita terrena. “La morte ultimo sonno?” No, per Silvio Berlusconi, parafrasando il romanziere Walter Scott, é solo “il risveglio finale”.