Presentato alla presidenza del Consiglio il nuovo Fascicolo sanitario elettronico dal sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica Alessio Butti e dal sottosegretario alla Salute Marcello Gemmato. “Vera rivoluzione per il benessere dei cittadini”, ha commentato Gemmato
“Il Fascicolo sanitario elettronico è l’antidoto contro la burocrazia”, garantisce il sottosegretario con delega all’Innovazione tecnologica, Alessio Butti, che insieme al sottosegretario alla Salute, Marcello Gemmato, ha presentato il nuovo Fascicolo sanitario elettronico.
COOPERAZIONE INTERISTITUZIONALE
“Fondamentale il rapporto con le Regioni oltre che con il Garante della Privacy, cruciali in tutti i passi compiuti sino ad oggi e in quelli che compiremo”, ha spiegato il sottosegretario Butti. Punto sul quale ha convenuto anche Gemmato: “Notevole l’ottima collaborazione con il Garante della Privacy, necessaria quando si tratta di dati particolarmente sensibili come quelli legati alla salute”, ha spiegato il sottosegretario. Che ha poi sottolineato anche l’importanza della cooperazione fra dicasteri: “Una delle peculiarità del governo Meloni è proprio l’interscambiabilità e la capacità di dialogo fra tutti i ministeri per raggiungere obiettivi comuni”, ha aggiunto.
INTEROPERABILITA
Il Fascicolo sanitario elettronico (Fse) punta ad essere “sempre più interoperabile”, ha spiegato Butti e a diventare “uno strumento di comunicazione sanitaria omogenea sul territorio”. Con l’obiettivo di trasformarlo da “fascicolo amministrativo” a un servizio con “valenza di carattere sanitario”. Per questo, ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio “ci sarà presto un decreto sull’ecosistema dei dati che servirà a concludere questo passaggio”.
FONDO SANITARIO E PNRR
“Insieme a una maggiore dotazione del Fondo sanitario nazionale, abbiamo bisogno di nuovi modelli organizzativi e di nuovi strumenti. Fra questi, quelli offerti dalla tecnologia sono fondamentali. Sia per curare al meglio gli italiani che per garantire una maggiore e migliore sostenibilità del Servizio sanitario nazionale, anche considerando l’invecchiamento della popolazione nazionale”, ha spiegato Marcello Gemmato. Che ha poi fatto riferimento alle risorse del Pnrr, specificando come i 15,6 miliardi destinati al comparto salute si muoveranno su due grandi direttrici; la prima, quella della sanità territoriale, la seconda, quella della telemedicina.
PRIVACY
Tra i temi affrontati in conferenza, quello della privacy. “Ci tengo a ricordare, come sta già facendo la nostra campagna, che i cittadini possono dare il diniego al caricamento sul Fse dei dati clinici antecedenti al maggio del 2020”, ha ricordato Gemmato, che ha poi evidenziato come ogni cittadino potrà inoltre decidere di “oscurare ciò che vuole”.
COS’È (E COSA FA) IL FSE
Referti, verbali del pronto soccorso, lettere di dimissione, prescrizioni ed erogazioni specialistiche e farmaceutiche, cartelle cliniche, vaccinazioni, e un taccuino personale assistito, ma anche lettere di invito per le attività di screening”, saranno tutti all’interno del Fse, accanto all’opportunità di prenotare ma anche disdire visite e prestazioni mediche, ma anche di cambiare il cosiddetto medico di base. In questo modo riusciremo anche ad “abbattere le liste d’attesa, facendo risparmiare lo Stato e al contempo evitando al cittadino di essere sottoposto inutilmente a procedure magari anche invasive già effettuate”, ha spiegato Butti.
LE RISORSE STANZIATE
“L’Italia è più avanti rispetto a tante altre realtà europee, e questo è un motivo di orgoglio”, ha concluso il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, ricordando che le risorse a disposizione del progetto sono pari a un miliardo e trecento milioni di euro, di cui circa trecento milioni saranno destinati esclusivamente al potenziamento infrastrutturale delle regioni, con l’obiettivo di “prendere per mano quelle meno sensibili a questo tipo di sviluppo e portarle più o meno tutte a un livello omogeneo”.
GLI APPUNTAMENTI
Ma l’attività istituzionale in relazione al Fascicolo sanitario elettronico non si conclude oggi. Alla conferenza stampa segue infatti una due giorni di workshop nella cornice romana, ma anche un appuntamento lombardo il 20 e il 21 giugno, a Cernobbio, e da ultimo un appuntamento barese il 18 e il 19 luglio. Con l’obiettivo di “coinvolgere davvero tutti gli stakeholder e i portatori di interesse”, come ha dichiarato lo stesso Butti.