L’Indo Mediterraneo sta raccogliendo sempre più attenzioni e sta diventando il centro evolutivo delle relazioni tra Italia e India. Una conferenza, di cui Formiche è media-partner, esplora il contesto di sfide e opportunità. Tutti i dettagli
È l’Ara Pacis il luogo scelto per ospitare l’evento “The Indo-Mediterranean Conference: The India Italy economic & political partnership”, dove funzionari istituzionali ed esperti internazionali ragionano su “connessione, collaborazione e cooperazione” tra India e Italia.
Qualcosa che è emersa anche chiaramente a latere del G7 appena concluso, nell’immagine della padrona di casa Giorgia Meloni che ironizza sullo spirito di empatia personale con il neo-rieletto primo ministro indiano, Narendra Modi, nel video-selfie postato su X dal “Melodi Team”. New Delhi cerca a Roma una sponda anche in ottica europea, con l’Unione vista come una delle leve per lo sviluppo dell’economia indiana nel prossimo quinquennio — che per Modi sarà decisivo.
Anche di questo si parlerà nella conferenza all’Ara Pacis, di cui Formiche è media-partner. Focalizzate sulle partnership economiche e politiche tra India e Italia, le discussioni rappresentano un’importante piattaforma di approfondimento, esplorando nuovi paradigmi di commercio e cooperazione tra i due Paesi, nonché le opportunità e le sfide derivanti dal corridoio economico India-Medio Oriente-Europa (Imec). L’evento si apre alle ore 14:00 con un saluto introduttivo, seguito da un messaggio video dell’Ambasciatore d’Italia in India, Vincenzo De Luca.
La prima delle sessioni di analisi previste riguarda la partnership economica e politica tra India e Italia, il cui perimetro viene analizzato dall’ambasciatrice indiana in Italia, Vani Rao, con il senatore Giulio Terzi di Sant’Agata (che presiede il gruppo di amicizia parlamentare India-Italia), l’ambasciatore Francesco Talò, attualmente senior advisor del ministro della Difesa, James Carafano della Heritage Foundation e Francesco Galietti della Luiss.
Successivamente al centro dell’attenzione ci sono le opportunità e le minacce dietro a Imec: porti, cavi, energia e infrastrutture, messi sotto la lente del senatore Marco Dreosto, Kaush Arha di Stanford (e presidente dell’Association of the Free and Open Indo Pacific), Tiziano Marino, capo dell’unità di analisi Asia-Pacifico presso il Centro Studi Internazionali (CeSi), sotto la moderazione di Matteo Angioli. In un’altra sezione, il discorso attorno a Imec si allarga all’intero Indo Pacifico, perché il progetto di corridoi potrebbe avere evoluzioni anche verso Oriente. Gli interventi sono a cura di Martin Hála, fondatore di Synopsis, Emanuele Rossi, esperto di Indo Mediterraneo e analista di Formiche, Beniamino Irdi, senior fellow all’Atlantic Council, Alberto Rizzi, policy fellow di Ecfr, sotto la moderazione del vicedirettore di Adnkronos Giorgio Rutelli.
L’evento, curato con la spinta organizzativa di Vas Shenoy, rappresentante della Camera di commercio indiana (Icc) in Italia, si chiude con le osservazioni finali di Ameya Prabhu, presidente della Icc.
La conferenza rappresenta un’opportunità unica per rafforzare i legami tra India e Italia, promuovendo una visione condivisa di sviluppo economico e stabilità politica attraverso una collaborazione sempre più stretta nel contesto geostrategico dell’Imec.