Sulla terrazza dell’Associazione Civita, mentre gli ultimi raggi di sole calavano sulla Colonna Traiana e sull’Altare della Patria, si è tenuto ieri l’Aperithink di Formiche “Europa. Lezioni di futuro”.
L’iniziativa, che ha raccolto il favore di una platea di prestigio, è stata aperta dal padrone di casa, Gianni Letta, presidente dell’Associazione Civita, che ha colto l’occasione per tratteggiare le prospettive dell’Unione europea e per esprimere l’urgenza di continuare a credere fortemente nel presente e nel futuro del processo di integrazione europeo, seguendo il solco tracciato dai padri fondatori dell’Unione.
Nel corso del suo intervento, il presidente Letta ha ricordato con piacere il discorso di insediamento della presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola nel quale ha scelto di citare, in italiano, alcune parole di Alcide De Gasperi. Letta, infatti, ha voluto sottolineare l’attualità dell’idea di De Gasperi, ossia la necessità di parlare, scrivere, insistere e non lasciare neanche per un istante spazio ad un pensiero che non sia in favore del processo di costruzione dell’Unione europea.
Il presidente Letta ha lasciato la parola alla direttrice di Formiche e Airpress, Flavia Giacobbe, che ha moderato gli interventi degli ospiti: Angelino Alfano, presidente della Fondazione De Gasperi; Roberto Arditti, presidente di Kratesis, e Antonio Parenti, direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea.
Angelino Alfano si è soffermato sulla necessità di ricordare statisti come Alcide De Gasperi, Robert Schuman e Konrad Adenauer. Leader politici che hanno lottato affinché, recepita la lezione della Seconda guerra mondiale, il continente europeo non conoscesse più gli orrori del bellicismo. Oggi, nonostante un lungo periodo di pace, la guerra è tornata a minacciare i confini europei e, pertanto, il presidente della Fondazione De Gasperi ritiene doveroso rilanciare un progetto di difesa comune che, in cooperazione con l’Alleanza Atlantica, possa garantire la sicurezza degli Stati membri.
Sollecitato da Giacobbe, il presidente di Kratesis, Roberto Arditti, ha focalizzato il proprio intervento sul mutamento geopolitico e geoeconomico odierno rispetto agli anni successivi al Secondo dopoguerra. Se nel corso del Novecento gli Stati Uniti e i paesi europei rappresentavano quasi i 2/3 del Pil mondiale, oggi l’Occidente deve difendersi dall’avanzata del Sud globale, capitanato dalla Cina. Come sostenuto nel suo libro “Rompere l’Assedio”, edito da Paesi Edizioni, Arditti ha rappresentato l’esigenza per l’Occidente, e quindi anche per l’Europa, di confrontarsi e collaborare, non solo a livello economico ma anche a livello geopolitico, con questo nuovo mondo che emerge. Questo dialogo con la Cina è tanto più necessario secondo Arditti poiché, considerando l’alto valore evocativo dei simboli nelle civiltà orientali, la scelta di nominare Fujian, ovvero la provincia di Taiwan, l’ultima portaerei varata da Pechino dà l’idea dei progetti, presenti e futuri, del governo cinese.
Le conclusioni dell’iniziativa sono state affidate all’intervento del direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, Antonio Parenti che, ormai prossimo alla scadenza del suo mandato, ha voluto ricordare con affetto la sua prima intervista come direttore rilasciata proprio alla rivista Formiche. Tirando le fila della sua direzione, iniziata con la presidenza Conte e proseguita poi con il governo Draghi e con quello Meloni, Parenti ha evidenziato come, nonostante le evidenti difficoltà che si sono susseguite in questi anni, l’Italia ha sempre saputo, grazie anche al rapporto di leale collaborazione instaurato con la Commissione europea e le numerose visite della presidente von der Leyen ne sono una testimonianza, affrontare con risolutezza le sfide del nostro tempo.
Ecco tutte le foto di Umberto Pizzi.
(Umberto Pizzi – riproduzione riservata)
(Testo a cura di Lorenzo Della Corte)