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Dall’Ucraina all’IA, tutti i dossier del G7 di Panetta e Giorgetti in Brasile

Il governatore di Bankitalia e il ministro dell’Economia hanno presieduto la riunione dei Sette, nell’ambito del G20 finanziario di Rio de Janeiro e in vista dell’appuntamento di novembre sotto la presidenza verdeoro. Sostegno a Kyiv e AI i temi, con un occhio alla tassa sui miliardari

Il canovaccio è un po’ quello di Stresa, due mesi fa. Allora però, per la regia di Fabio Panetta e Giancarlo Giorgetti, erano convenuti sulle sponde del Lago Maggiore i sette ministri dell’Economia dei Paesi più industrializzati e i relativi governatori centrali. Due mesi dopo, sempre con Giorgetti e Panetta padroni di casa ma a Rio de Janeiro, i ministri delle Finanze sono sempre sette, ma nell’ambito del ben più articolato G20 finanziario, in programma fino al 26 luglio a Rio e che precede di qualche mese il G20 a presidenza brasiliana. Il ministro dell’Economia e il governatore della Banca d’Italia hanno infatti presieduto la riunione ristretta del G7 delle Finanze, in vista del più corposo appuntamento autunnale poc’anzi menzionato. Al tavolo ha partecipato, in collegamento, anche il ministro dell’economia ucraino, Sergii Marchenko

Quanto all’ordine del giorno del summit brasiliano, il sostegno all’Ucraina è stato uno dei principali temi affrontati dai ministri e dai governatori dei sette Grandi. Il G7 ha, in tal senso, confermato un supporto adeguato e forte all’Ucraina per tutto il tempo necessario, visto il protrarsi dell’aggressione russa. È anche importante, ha sottolineato lo stesso Giorgetti, che l’Ucraina si concentri sulle riforme da adottare. Non è tutto. Gli altri temi al tavolo del G7 delle Finanze sono stati l’Intelligenza Artificiale, la frammentazione geo-economica, la tassazione internazionale.

Il capitolo sull`IA, già al centro del vertice di Stresa, è stato approfondito riguardo agli effetti e alle potenzialità in diversi settori, compresi quelli macroeconomici, e come strumento utile per la sostenibilità e stabilità finanziaria. Il G7, hanno spiegato dal Tesoro, si è così “detto d’accordo nel costituire un gruppo di esperti per approfondire l’influenza dell’IA e i possibili rischi nei diversi ambiti di applicazione”. Per quanto riguarda la questione della frammentazione del commercio internazionale, i sette hanno evidenziato la necessità di evitare azioni unilaterali a protezione degli scambi internazionali, in particolare a fronte dell`enorme capacità industriale cinese anche in settori d`importanza strategica.

Altro capitolo, la minimum global tax, a tutt’oggi ancora zoppa. Sulla tassazione internazionale Giorgetti ha sottolineato che senza un accordo multilaterale si creerebbe un difficile contesto da gestire e ha auspicato, in accordo anche con le Nazioni Unite, il superamento delle difficoltà. Certamente, l’agenda del G20 del prossimo novembre sarà arricchita anche da altre proposte. Come quella del presidente del Brasile, Luiz Inacio Lula da Silva, per combattere la fame e mobilitare le forze dei Paesi del gruppo. Lula ha reso la questione una priorità chiave della presidenza brasiliana del G20, dandosi un obiettivo: far sì che i 3 mila miliardari del mondo versino ogni anno un’imposta minima pari al 2% dei loro patrimoni. Se ne parlerà a novembre.



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