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Enel e Farnesina insieme per la sicurezza dei lavoratori all’estero

Siglato l’accordo con l’Unità di crisi con l’obiettivo di tutelare e assistere i dipendenti che lavorano nei 27 Paesi esteri in cui il gruppo italiano è presente e dove svolge un’attività considerata strategica

La Farnesina ed Enel insieme per tutelare al meglio i dipendenti della multinazionale elettrica italiana che operano all’estero. Questo lo scopo della lettera d’intenti firmata presso il ministero per gli Affari Esteri dal ministro plenipotenziario Nicola Minasi, capo dell’Unità di Crisi del Ministero degli Affari Esteri, e il generale Valerio Giardina, Direttore security global di Enel.

Nel dettaglio, l’accordo ha l’obiettivo di tutelare e assistere i dipendenti che lavorano nei 27 Paesi esteri in cui il gruppo italiano è presente e dove svolge un’attività considerata strategica. L’intesa intende assicurare tutte le misure necessarie per garantire le migliori condizioni di sicurezza per i professionisti Enel all’estero: l’unità di crisi, metterà a disposizione le metodologie e le tecnologie all’avanguardia di cui si avvale per analizzare, monitorare, e prevenire i rischi derivanti da terrorismo, crisi sociopolitiche, calamità naturali ed emergenze sanitarie, in uno scenario internazionale sempre più complesso.

Questa collaborazione tra settore pubblico e privato si inserisce in una più ampia strategia di sistema-paese, che favorisce un’interazione sempre più stretta tra istituzioni ed aziende come Enel, che giocano un ruolo strategico chiave e contribuiscono a rafforzare la centralità del Paese nello scenario geopolitico internazionale.



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