Sono tre gli obiettivi indicati da Mattarella alla nuova Ue: il completamento del sistema finanziario dell’Unione che è, allo stato, incompleto, la difesa comune dell’Europa, resa ineludibile dall’aggressione russa all’Ucraina. Ma anche snellezza burocratica al fine di dare risposte ai problemi che nella comunità internazionale si presentano sempre veloci e richiedono risposte veloci
A Palazzo Bellevue non si sono incontrati solo due Capi di Stato, con relativi dossier internazionali e interni, ma due amici che condividono esperienze, visioni e progetti. Sergio Mattarella e Fank-Walter Steinmeier registrano numerose convergenze, tematiche e valoriali, che sono emerse nuovamente in occasione della visita in Germania del Presidente della Repubblica italiano.
Le tesi
Sui migranti, tematica su cui si registra il recentissimo giro di vite del governo Scholz, il Capo dello Stato ha spiegato che serve controllare gli ingressi regolari ed è necessario togliere il fenomeno dalle mani dei trafficanti di esseri umani. La Germania, ha aggiunto poi spostandosi sui rapporti italo-tedeschi, non è solo un Paese cofondatore dell’Ue, ma è anche “un alleato imprescindibile”. Berlino e Roma, inoltre, condividono la stessa postura sull’Ucraina, tema che è entrato di diritto nel discorso del Presidente della Repubblica quando ha spiegato che pace non vuol dire sottomissione a prepotenza. Ovvero certamente l’Italia ringrazia la Germania per il sostegno così forte all’Ucraina, ma al contempo “siamo alla ricerca di una conclusione di questa avventura sconsiderata della Russia, nella speranza che si possano trovare spiragli di negoziati di pace, ma la pace non vuol dire sottomissione alla prepotenza e abbandono dei principi di ogni stato al diritto internazionale”.
Per cui aiutare l’Ucraina a difendersi, sostenerla dal punto di vista economico, umanitario e militare “è essenziale per difendere la pace ed evitare che a questa avventura sconsiderata ne seguano altre”.
Europa e problematiche
Lavoro, economia, migrazioni, politica non sono elementi distaccati, ma secondo Mattarella fanno parte di un unico calderone. “Tutto questo disorienta alcune parti della pubblica opinione e vi è una risposta molto facile ma ingannevole che viene data da qualcuno, ‘vi faremo tornare all’epoca d’oro che c’era 50 o 60 anni fa’, ignorando che il mondo non torna indietro e che la risposta seria invece è: affrontare i problemi in maniera costruttiva per governarli positivamente”.
In questo senso vanno lette le sue parole sulla nuova Unione Europea, interessata dalla nascita della nuova commissione. I nuovi vertici sono “chiamati ad una quantità di impegni che non sono soltanto di ordinaria amministrazione nei vari settori pur così importanti, ma lo sono anzi tutto perché occorre recuperare, da parte dei vertici dell’Unione, la fiducia dei cittadini”. Un ruolo importante, in tale direzione, possono svolgerlo Germania e Italia, due paesi che dispongono della capacità “di sollecitare la crescita dell’Unione”. Ma in che modo andranno affrontate le nuove sfide?
Evidentemente tramite “scelte coraggiose che vanno messe in cantiere ed esaminate da tutti i Paesi in maniera aperta, con un dialogo costruttivo, sperando che tutti abbiano questo atteggiamento costruttivo”. Sono tre gli obiettivi indicati da Mattarella: il completamento del sistema finanziario dell’Unione che è allo stato incompleto, la difesa comune dell’Europa, resa ineludibile dall’aggressione russa all’Ucraina, snellezza burocratica al fine di dare risposte ai problemi che nella comunità internazionale si presentano sempre veloci e richiedono risposte veloci.
Il programma
Oggi durante la visita di Stato in Germania del Presidente della Repubblica, Mattarella e Steinmeier hanno visitato la mostra “Via in Italia! Con Liebermann a Venezia, Firenze e Roma” allestita a Villa Liebermann sul Wannsee di Berlino. Al termine è stata deposta una corona presso il Monumento della Nuova Guardia e a seguire l’incontro al Reichstag con il Presidente del Bundestag, Bärbel Bas e a palazzo della cancelleria con il Cancelliere federale Olaf Scholz. In serata il Pranzo di Stato. Domani ci sarà la tappa a Bonn e Colonia, per visitare rispettivamente il Campus delle Nazioni Unite e prendere parte alla sessione conclusiva del seminario “La cooperazione tra Italia e Germania: un importante strumento per il contrasto al cambiamento climatico e la transizione energetica globale”.
Infine la visita alla Cattedrale di Colonia, seguita da un incontro con la Sindaca di Colonia presso il Municipio e la visita domenica a Marzabotto in occasione delle celebrazioni per l’80° anniversario degli eccidi di Monte Sole.