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Il futuro passa per la formazione. L’esempio delle grandi imprese

Nello spazio eventi che affaccia su Via del Corso, il dibattito tra esperti e imprese per rimarcare il ruolo dell’innovazione e delle buone competenze nella crescita di un’economia. Premiate Ferrovie, Fincantieri ed Edison

La formazione è il sale della crescita. Soprattutto perché ha un impatto decisivo sulla performance aziendale ed è un elemento cruciale per garantire la competitività delle imprese, come peraltro evidenziato da Mario Draghi nel suo rapporto sul futuro economico europeo. Ad oggi, però, soltanto l’1% delle aziende è in grado di stimare il ritorno sull’investimento in formazione, facendo emergere la necessità di implementare nuovi approcci e strumenti nel mondo delle risorse umane. Questo il canovaccio lungo il quale si è snodata, nell’avveniristica cornice della Lanterna di Roma, la seconda edizione di Digit’Ed Fast Forward. Un evento rivolto a top manager, responsabili risorse umane, responsabili formazione e professionisti del settore education, concepito per esplorare nuovi trend e scenari di un settore in rapidissima evoluzione e sempre più centrale nell’agenda dei manager.

A dare il benvenuto e aprire i lavori è stato Gianandrea De Bernardis, chairman di Digit’Ed. “La formazione è una leva strategica prioritaria per le aziende e, in un mercato in continua evoluzione, assume un ruolo centrale, al pari degli investimenti tecnologici. Sempre più ceo sono consapevoli di quanto sia cruciale il legame tra le competenze delle persone e le performance aziendali. È per questo che il ruolo degli direttori delle risorse umane si sta affermando come alleato fondamentale dei ceo per il raggiungimento degli obiettivi di business. Crediamo fermamente che valorizzare il capitale umano sia la chiave per affrontare con successo le sfide del futuro, e siamo pronti ad accompagnare le aziende e le organizzazioni in questo percorso di crescita e innovazione”.

Naturalmente, quando si parla di formazione, non si può prescindere dalle valutazioni dei manager della grandi imprese. Per questo, dopo l’apertura con i saluti istituzionali di Adolfo Urso, intervenuto per videomessaggio in quanto impegnato alla Camera per una serie di audizioni, importanti rappresentanti del panorama industriale italiano hanno tracciato la direzione per affrontare le sfide future del mercato del lavoro e i cambiamenti che stanno avvenendo a livello globale. Tra questi, Nicoletta Luppi, presidente e amministratrice delegata Msd Italia, Stefano Donnarumma, amministratore delegato e direttore generale di Ferrovie, Maximo Ibarra, ceo di Engineering Group e Fabrizio Palermo, amministratore delegato di Acea, hanno partecipato a una tavola rotonda moderata dalla giornalista Sarah Varetto. A chiudere l’intervento istituzionale di Claudio Durigon, sottosegretario al ministero del Lavoro, intervenuto a valle di un videomessaggio del ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida.

Tutto però è partito da una premessa. Negli ultimi anni le aziende italiane hanno incrementato gli investimenti nella formazione, riconoscendo che il potenziamento delle competenze dei dipendenti è cruciale per affrontare le sfide del mercato in rapida evoluzione. Di conseguenza, la formazione continua è diventata un pilastro fondamentale per affrontare la crescente complessità del mercato del lavoro e le trasformazioni tecnologiche in corso. Il problema non è la mancanza di risorse finanziarie, ma l’efficacia con cui queste vengono spese. Una prova?

Solo tra fondi ricorrenti come quelli interprofessionali e misure straordinarie del Pnrr, quali il Fondo Nuove Competenze, l’Italia ha investito oltre 2 miliardi di euro in formazione nel 2023. Tuttavia, soltanto l’1% delle aziende è stata in grado di stimare il ritorno sull’investimento della formazione. La sfida riguarda dunque la necessità di garantire che tali risorse siano impiegate per programmi formativi di alta qualità, in grado di produrre risultati misurabili. E qui la parola è passata ai capi azienda. Secondo Fabrizio Palermo, amministratore delegato e Direttore generale Acea

“Persone per infrastrutture sostenibili non è solo lo slogan che ha accompagnato il nostro piano industriale ma un obiettivo di lungo termine che l’azienda si è posta. Il focus sulle persone non è casuale, riteniamo il coinvolgimento e il contributo delle nostre risorse un elemento fondamentale nel raggiungimento delle nostre strategie”, ha spiegato il numero uno di Acea, Palermo. “La centralità del capitale umano nei prossimi anni dovrà essere tutelata e conciliata con i nuovi trend di sviluppo, a partire dalla sempre maggiore diffusione dell’intelligenza artificiale e del machine learning, che porteranno le aziende da un lato a proporre percorsi di reskilling e formazione continua a tutti i livelli, oltre ad attrarre giovani talenti con competenze del tutto nuove”.

Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ferrovie, il cui ceo Donnarumma, ha puntato l’attenzione proprio sul Pnrr. “Fs investe da sempre nella formazione sia per il know-how che lo caratterizza, che per ragioni legate alla sensibilità delle professioni al suo interno, attraverso le quali garantiamo la sicurezza nella mobilità, il confort e la qualità nelle esperienze di viaggio, nella vita quotidiana e in quella lavorativa delle persone. Ha dunque un rilievo centrale e per questo dobbiamo sempre più pensare alla formazione come driver della strategia dell’impresa. Stiamo entrando nella fase di picco per l’esecuzione del Pnrr che ci vedrà impegnati nel concretizzare il nostro contributo per la modernizzazione e lo sviluppo del Paese. È dunque necessario abilitare nuove competenze, generare trasformazione, incrementare versatilità e crescita professionale del nostro capitale umano”.

Dal sapore decisamente più digitale le parole di Ibarra, oggi alla guida di Engineering ma dal passato nelle telecomunicazioni. “Oggi l’Intelligenza Artificiale e tutte le tecnologie all’avanguardia stanno evolvendo a una velocità mai vista prima, impattando in modo innovativo e irreversibile il business e le organizzazioni di ogni settore. In questa fase di forte trasformazione, è indispensabile che l’uomo resti al centro dei tanti cambiamenti generati dal digitale. Le aziende devono investire nella formazione delle proprie persone, puntando a un continuous learning che permetta loro di essere sempre al passo con l’evoluzione tecnologica, per imparare a sfruttarne appieno i benefici e a utilizzarle come uno strumento in grado, come mai nel passato, di aumentare le capacità e la creatività umana”.

Di Intelligenza Artificiale ha parlato anche il ministro Urso, collegatosi in videomessaggio. “La rivoluzione tecnologica e l’Intelligenza Artificiale trasformeranno il lavoro di due lavoratori su tre, e questo rappresenterà un`opportunità di crescita e di aumento della produttività. Ma non possiamo ignorare le difficoltà che una parte significativa della forza lavoro potrebbe incontrare. È quindi necessario un accompagnamento attraverso processi di riqualificazione professionale e supporto al ricollocamento. Digit`Ed è il più grande polo di formazione in Italia e uno dei principali in Europa. Il ruolo che svolge nel supportare la crescita del capitale umano è di fondamentale importanza per il nostro Paese, in un momento in cui le competenze e l`innovazione si rivelano sempre più indispensabili per affrontare le sfide della doppia transizione”.

Sponda farmaceutica, secondo la numero uno di Msd, Luppi, “occorre investire nel nostro patrimonio più grande: le persone. È proprio puntando sul loro talento e sulla loro leadership che riusciamo a perseguire la nostra vocazione di inventare per la vita per il bene dei Pazienti e della comunità in cui operiamo. In un mercato in costante evoluzione accrescere le competenze, il know-how e le potenzialità dei nostri dipendenti costituisce infatti un vantaggio competitivo essenziale che migliora le performance individuali e contribuisce, al tempo stesso, alla crescita sostenibile della nostra azienda e del Sistema Paese”.

L’evento alla Lanterna è poi stato l’occasione per premiare le aziende partner per i progetti formativi più originali ed efficaci. Nella categoria HR Empowerment il riconoscimento è stato assegnato a Ferrovie per aver integrato tutti i sistemi di valutazione del personale, al fine di elaborare un piano di sviluppo mirato per i dirigenti. Nella categoria Corporate Values & Sustainability è stata premiata Edison per aver realizzato un programma che ha favorito un maggiore accesso alle competenze digitali per tutti i dipendenti. Infine, nella categoria Health & Safety il riconoscimento è stato assegnato a Fincantieri per un’iniziativa formativa rivolta ai responsabili della sicurezza di tutto il personale del cantiere.



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