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Difesa europea, Mbda testa con successo il nuovo missile antiaereo italo-francese

La difesa aerea riveste un ruolo cruciale per la protezione dell’Europa in un momento in cui l’industria continentale è divisa tra frammentazione e scarsa capacità produttiva. In questo contesto, i passi in avanti della cooperazione italo-francese sul SAMP/T e sul missile Aster continuano a rappresentare un esempio virtuoso che potrebbe essere ripreso anche ad altri livelli

Attacchi come quello dell’Iran verso Israele del primo ottobre, condotto con circa 180 missili balistici, dimostrano sempre più l’importanza, per Italia ed Europa, di dotarsi di sistemi di difesa aerea efficienti e producibili sul proprio territorio. In questa ottica si inserisce il test, condotto dalla Direzione generale per gli armamenti (Dga) francese, del missile Aster 30 B1 NT di MBDA presso il sito di Biscarrosse, nella Francia sud-occidentale. Sulla questione si è soffermato Giovanni Soccodato, executive group director sales and business development di MBDA e managing director di MBDA Italia, il quale ha affermato “In MBDA siamo particolarmente orgogliosi del successo di questo primo lancio. L’Aster B1 NT rappresenta la versione di nuova generazione dell’Aster, missile europeo simbolo della cooperazione italo-francese, che sarà in grado di contrastare minacce balistiche sempre più avanzate.”. Soccodato si è anche soffermato sull’importanza che questo programma riveste per il futuro della Difesa europea, “il test riveste particolare importanza specialmente in questo momento storico in cui la difesa aerea è diventata una capacità prioritaria anche in Europa. Questo successo consentirà in breve tempo di mettere a disposizione delle nostre Forze armate terrestri e navali prestazioni operative evolute, poiché il missile sarà integrato anche nel nuovo sistema SAMP/T NG, fulcro della difesa aerea europea a base terrestre, in grado di contrastare l’intero spettro delle minacce aeree.” 

Le convergenze italo-francesi sulla Difesa europea

Il tema di una maggiore integrazione tra i Paesi europei nel campo della Difesa e dell’industria connessa è cruciale per elevare le capacità militari del Continente e ottimizzare gli investimenti in risorse militari. Il test è stato infatti accolto con favore anche dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, il quale ha affermato “Oggi importante risultato: riuscito il primo test di lancio del missile Aster 30 B1 NT che equipaggerà i sistemi di difesa terra-aria italo francesi di nuova generazione SAMP-T. Un progetto al 100% europeo, la cui entrata in servizio è prevista per il 2026. Un passo importante verso l’autonomia strategica dell’Europa”. Recentemente, in occasione della terza edizione dell’European air and missile defence conference a Roma, Crosetto, insieme al suo omologo francese Sébastien Lecornu, aveva affrontato il tema della necessità di un maggior coordinamento tra i Paesi europei in materia di armamenti, sottolineando che “Russia, Cina, Iran, Corea del Nord collaborano più facilmente, quando si tratta di trasferire materiale militare, di quanto riusciamo a collaborare noi europei”. Italia e Francia sono dunque concordi nel perseguire un’agenda improntata all’autonomia strategica europea, da non intendersi come “contro” qualcuno ma piuttosto come strumento indispensabile per “difenderci quando gli Alleati non potranno aiutarci, e aiutarli quando ne avranno bisogno”. La cooperazione tra Italia e Francia nel campo della Difesa ha conseguito svariati successi negli ultimi anni e rappresenta un esempio virtuoso di come dispositivi militari distinti e autonomi possano comunque fare affidamento su una base industriale comune. Tale esempio potrebbe essere preso a modello per la creazione di ulteriori coordinamenti industriali, come peraltro suggerito dal Rapporto Draghi.

Il nuovo sistema anti-aereo di MBDA

L’Aster 30 B1 NT (dove NT sta per “New Technology”) di MBDA è l’ultimo risultato della cooperazione italo-francese in materia di difesa aerea e punta a dotare i due Paesi di un assetto efficiente e versatile, in grado di essere operato sia da terra che da mare. Se infatti il test è stato condotto nell’ambito dello sviluppo del nuovo sistema di difesa aereo SAMP/T NG basato a terra, si prevede che il missile potrà essere equipaggiato anche sulle navi di tipo Orizzonte. La decisione di optare per un unico vettore che vada a supportare le capacità di difesa aerea integrata permetterà di ridurre la frammentazione dell’industria e la dispersione dei fondi, permettendo inoltre di stabilire una linea di produzione autonoma che possa sfruttare le economie di scala e ridurre la dipendenza dall’estero. L’installazione sulle piattaforme navali Orizzonte è prevista nel 2027 per le navi italiane e nel 2030 per quelle francesi, come parte dell’ammodernamento di mezza vita operativa dei vascelli.



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