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Mattarella al vertice Arraiolos, anche Kyiv e Gaza al centro dell’agenda

Sarà interessante approfondire, tra le altre cose, la possibile adesione dell’Ucraina alla Nato, il sostegno dei singoli paesi alle richieste di Kyiv proprio nelle stesse ore in cui il presidente ucraino verrà ricevuto a Roma da Giorgia Meloni e Papa Francesco. Sul punto si registra l’imminente esercitazione nucleare annuale della Nato, con la partecipazione di 60 velivoli provenienti da 13 nazioni. Steadfast Noon, questo il suo nome, verrà ospitata lunedì prossimo da Belgio e Paesi Bassi. Ma non è tutto, perché la crisi a Gaza si sta aggravando quotidianamente

Il castello di Wawel, vicino Cracovia, noto per la strenua difesa dall’assedio tartaro nel 1241, ospita in questi giorni un importante vertice che riguarda proprio la difesa, a cavallo tra le relazioni transatlantiche in un’epoca di sfide globali e i due conflitti alle porte dell’Europa. Ogni anno il cosiddetto gruppo Arraiolos riunisce i capi di Stato, fra cui il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. Ma in questi dodici mesi le tensioni si sono aggravate, come dimostrano i conflitti a Kyiv, Gaza e nel Mar Rosso, su cui spiccano le diverse sensibilità di alcuni Paesi. A fare gli onori di casa il Presidente della Repubblica di Polonia Andrzej Duda.

Qui Cracovia

Perché la Polonia, oltre che essere Paese ospitante, è oggi uno stato rilevante nelle dinamiche europee? La sua prossimità geografica con l’Ucraina la rende cuscinetto pratico delle politiche europee e dunque l’interlocutore più adatto per ragionare su questi due anni e mezzo di cooperazione europea a sostegno di Kyiv. Un tema che dovrà, gioco forza, legarsi allo status futuro dell’Ucraina e della stessa Ue in prospettiva della ricostruzione. In questo senso i rapporti transatlantici, sia in prospettiva delle elezioni Usa, sia in prospettiva delle politiche messe i campo dalla nuova commissione europea, saranno fondamentali alla luce anche di settori come il green e l’energia.

Arraiolos è un meeting annuale informale di un gruppo di presidenti dell’Ue che si tiene dal 2003 e quest’anno cade poche settimane prima della presidenza polacca del Consiglio dell’Unione europea, che cade nella prima metà del 2025 e un mese prima delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti.

Un’agorà costante

L’Arraiolos Group è stato fondato nel 2003 su iniziativa del presidente portoghese Jorge Sampaio. Prende il nome dalla città in Portogallo dove si è svolto il primo incontro dei presidenti di Austria, Finlandia, Germania, Lettonia, Polonia, Portogallo, Ungheria e Italia, a cui si sono aggiunti altri Paesi in seguito. L’utilità di questo meeting è quella di poter disporre di un’agorà costante per lo scambio di opinioni sul futuro dell’Unione europea e delle sfide globali. Non sfuggirà che saranno seduti allo stesso desco leader che presentano visioni molto diversi all’interno dell’Ue su questioni strategiche, dall’immigrazione alle guerre, dall’energia al rapporto con Washington e con super player come Mosca e Pechino.

I fronti di crisi

Sarà interessante approfondire, tra le altre cose, la possibile adesione dell’Ucraina alla Nato, il sostegno dei singoli Paesi alle richieste di Kyiv proprio nelle stesse ore in cui il presidente ucraino verrà ricevuto a Roma da Giorgia Meloni e Papa Francesco. Sul punto si registra l’imminente esercitazione nucleare annuale della Nato, con la partecipazione di 60 velivoli provenienti da 13 nazioni. Steadfast Noon, questo il suo nome, verrà ospitata lunedì prossimo da Belgio e Paesi Bassi.

Ma non è tutto, perché la crisi a Gaza si sta aggravando quotidianamente: in questa direzione va letta la mossa dei Paesi del golfo che stanno facendo pressioni su Washington perché impedisca a Israele di attaccare i siti petroliferi iraniani. In quel caso a rischiare sarebbero proprio gli stati del golfo perché quegli impianti petroliferi, a loro volta, potrebbero diventare un obiettivo per una ritorsione iraniana.



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