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Propulsori accesi per lo Iac75. A Milano il futuro dell’esplorazione spaziale

Al via la quattro giorni milanese che, dal 14 al 18 ottobre, raccoglie i maggiori stakeholder della space economy. Presenti alla cerimonia inaugurale autorità nazionali e internazionali, esponenti dell’industria e della ricerca, per delineare il futuro dell’esplorazione umana dello spazio e le implicazioni per il nostro pianeta

Milano accoglie il più grande raduno internazionale di astronautica alla presenza del Capo dello Stato e di ospiti da tutto il mondo. L’International astronautical congress (Iac), giunto alla sua 75sima edizione e intitolato “Responsible space for sustainability”, sarà l’occasione per fare il punto sui progressi umani nell’ambito spaziale e per mettere in contatto tra di loro oltre 8mila esperti da tutto il mondo. Grandi nomi e ospiti illustri alla cerimonia d’apertura, tra cui Samantha Cristoforetti, astronauta Esa e prima comandante donna europea della ISS, Luca Parmitano, astronauta Asi/Esa e primo comandante italiano della ISS, Erasmo Carrera, presidente dell’Associazione italiana di aeronautica ed astronautica (Aidaa), e Wanda Diaz-Merced, astronoma rinomata e direttrice dell’osservatorio astronomico di Arecibo. 

Un “Rinascimento dello spazio” il nostro tempo, così come lo ha definito Roberto Cingolani, amministratore delegato di Leonardo, intervenendo alla cerimonia d’apertura. Secondo Cingolani, la tecnologia ha una necessità costante di rinascere e di avere nuove idee, le quali, insieme allo spazio, portano speranza all’umanità. Scandita dai monologhi di Jacopo Veneziani, divulgatore culturale che ha sottolineato il filo sottile che lega arte e scienza, la cerimonia è stata anche l’occasione per assegnare i premi dell’International astronautical federation (Iaf), alla presenza del presidente Clay Mowry. All’Indian space research organization è  stato assegnato il prestigioso Iaf World space award, a riconoscimento dei traguardi raggiunti dal programma spaziale di Nuova Delhi. La missione Chandrayaan-3 è infatti riuscita a portare una sonda sul satellite terrestre, rendendo l’India il quarto Paese al mondo a raggiungere la Luna. La sonda, atterrata nei pressi del polo Sud lunare, è stata la prima a dislocare un rover nell’area e ha portato alla scoperta di acqua sul satellite. A Gabriella Arrigo, capo delle relazioni internazionali dell’Asi, e Michael Gold, chief growth officer di Redwire Space, è stato invece assegnato lo Iaf Excellence in international cooperation award, per i loro meriti nella conduzione di collaborazioni spaziali multilaterali. Nel corso del suo intervento, Adolfo Urso, ministro delle imprese e del Made in Italy, ha definito la decisione di ospitare lo Iac a Milano come “un tributo alla capacità del nostro Paese, che ha saputo affermarsi nel campo delle capacità spaziali”.

Sempre Urso ha ricordato i meriti del programma spaziale dell’Italia, terzo Paese nella storia a mandare un satellite in orbita dopo Stati Uniti e Unione Sovietica, nonché l’importanza che oggi ricoprono imprese e centri di ricerca nello spingere oltre le possibilità umane nell’esplorazione spaziale. Lo Iac di quest’anno però non guarda solo allo spazio, o almeno non lo considera come un elemento a sé stante, Urso infatti lo ha definito “un laboratorio che guidi lo sviluppo sostenibile del pianeta per garantire prosperità e sicurezza alle future generazioni”.

Il momento conclusivo dell’evento inaugurale ha poi unito Milano direttamente con lo spazio quando, al segnale del Presidente della Repubblica, la registrazione integrale della cerimonia è stata inviata all’equipaggio della Stazione spaziale internazionale. 



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