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Terzi su twitter: “la nave non doveva entrare in acque indiane”

“In nessun caso la nave doveva entrare in acque indiane”. Così il ministro degli esteri, Terzi aveva scritto su Twitter sul caso dei due Marò per ribadire allo stesso tempo che “le polemiche sulle responsabilità le lascio ad altri. Io lavoro per riportarli a casa”.
 
Dopo queste dichiarazioni, Terzi con una lettera al Corriere della sera puntualizza: “Dal primo momento e cioè appena avuto notizia di quanto avvenuto in acque internazionali a Sud dell`India, ho dato parere negativo all`avvicinamento della nave in territorio indiano nonostante tale decisione non fosse di competenza del ministro degli Esteri e ho continuato a oppormi formalmente al trasferimento dei nostri marò a terra, cosa che è avvenuta solo a seguito di un`azione coercitiva della polizia indiana”.
 
“Sul piano – aggiunge Terzi – dell`azione svolta verso il governo indiano, sin dal primo giorno, ho avviato un`azione a tutti i livelli ufficiali e informali, anche attraverso importanti Paesi amici e organizzazioni internazionali, per trovare una soluzione concreta che riporti a casa i nostri uomini. È stata mia la decisione di inviare immediatamente il sottosegretario De Mistura e la missione interministeriale ad alto livello, con i quali sono in costante contatto”.
 
“Sono stato in India – ricorda Terzi – per far vedere a quel governo e ai nostri militari quanto il nostro Paese tiene a una sollecita soluzione. Lo rifarei e intendo tornarci. Personalmente ritengo le critiche utili quando sono costruttive, non credo che tutte lo siano state, ma ritengo estremamente importante dimostrare il senso dell`unità e della determinazione della nostra politica estera per sostenere ruolo, dignità e interessi del nostro Paese e dei nostri connazionali nel mondo.
 
Rispondendo, sempre via Twitter, all´editoriale di Angelo Panebianco apparso sul Corriere della Sera, intitolato “Tra riscatti e ipocrisie” e dedicato sia alle vicende del blitz britannico in Nigeria, costato la vita a Franco Lamolinara, che a quella dei marò italiani detenuti in India, Terzi scrive:  “L´Italia sia – e si mostri – vicina ai nostri mar•. Avevano e hanno bisogno di noi”.
 
Nell´editoriale Panebianco aveva sottolineato che sul caso indiano ci sono stati diversi “errori” da parte governo, primo fra tutti quello di “non aver chiarito subito al comandante della nave (e forse anche all´armatore) che le conseguenze per loro sarebbero state assai pesanti se la nave fosse entrata nelle acque territoriali dell´India, mettendo i nostri soldati alla mercè delle autorità locali”. E definisce “inutile” la visita a Kochi di Terzi.
 
Ma il ministro, su Twitter, aveva ribattutto: “Panebianco sbaglia. Inutile la visita a Kochi? Al contrario”.
 
 


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