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Guerra e dazi non fermano l’utile di Sace

Nonostante un contesto geopolitico complesso, il gruppo assicurativo del Tesoro e guidato da Alessandra Ricci ha chiuso la prima metà dell’anno con utili per 252 milioni, in crescita del 65%

Una crescita a tutto campo per Sace nel primo semestre del 2024. Il gruppo assicurativo del Tesoro, guidato da Alessandra Ricci, ha infatti chiuso la prima parte dell’anno con utili a 252 milioni, in crescita del 65% sull’anno prima. Tutto merito dell’aumento dei ricavi assicurativi, passati da 60 a 163 milioni di euro, del calo della sinistrosità (-15%) e dell’incremento del risultato della gestione degli investimenti, saliti da 125 a 254 milioni. All’incremento dell’utile di Sace, poi, ha contribuito il buon posizionamento del portafoglio finanziario, con un risultato della gestione degli investimenti pari a 254 milioni (125 milioni al 30 giugno 2023).

Quanto alle risorse messe a disposizione delle imprese che esportano e scommettono sui mercati esteri, al 30 settembre Sace ha mobilitato 26,3 miliardi attraverso garanzie, liquidità, servizi assicurativi, formazione e iniziative di business matching a sostegno di progetti in Italia e nel mondo, al fianco di oltre 51 mila imprese, la quasi totalità piccole e medie imprese. Di questi, 17,4 miliardi sono andati ad attività di export e internazionalizzazione, i restanti a supporto della competitività delle imprese sul mercato domestico. Un risultato che fa salire il supporto complessivo di Sace a oltre 80 miliardi (nell’ambito del piano industriale Insieme2025 avviato a inizio 2023), pari a oltre il 70% dell’obiettivo.

L’intervento si è tradotto in un impatto sul valore aggiunto (Pil) di 84 miliardi, anche grazie a 27 miliardi di export addizionale generato e considerando le ricadute positive sulle filiere coinvolte. Tutto questo ha conseguentemente prodotto un impatto di 220 miliardi sul sistema produttivo e supportato oltre 1 milione e 300 mila posti di lavoro. Nel solo 2023 Sace ha mobilitato quasi 55 miliardi di euro (54,6) attraverso garanzie, liquidità, servizi assicurativi, formazione e iniziative di business matching a sostegno di 50 mila imprese.

A spingere i conti di Sace e le imprese che esportano, hanno contribuito anche alcuni prodotti di punta per le aziende, messi in campo in questi mesi dal gruppo. Per esempio, Garanzia Archimede, Protezione rischi catastrofali e Nuove soluzioni. Attraverso Garanzia Archimede, lo strumento a supporto dei nuovi investimenti delle imprese italiane effettuati sul territorio nazionale, sono stati garantiti per esempio 1 miliardo di progetti, in poco più di 4 mesi di operatività. Nel primo semestre Sace ha anche lanciato la polizza Protezione rischio clima che consente alle imprese di assicurare terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali contro i danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali. Infine, lo scorso marzo, Sace ha deliberato linee di factoring in favore di Acciaierie d’Italia e della filiera di fornitori per un importo fino a 120 milioni.



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