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Bucci piace ai centristi, Orlando ai giovani. Il caso Toti? Un boomerang. Il radar di Swg

I più convinti sostenitori del neo governatore ligure, Marco Bucci, sono gli elettori che alle europee hanno votato Fratelli d’Italia. Tra i giovani ha riscontrato più successo, invece, il competitor del campo largo Andrea Orlando. Il sindaco di Genova, piace anche ai centristi benché abbiano votato solamente per il 36%. I benestanti scelgono il centrodestra così come i centristi. I più svantaggiati economicamente, disertano le urne. Il voto ligure nel radar di Swg

 

I più convinti sostenitori del neo governatore ligure, Marco Bucci, sono gli elettori che alle europee hanno votato Fratelli d’Italia. Tra i giovani ha riscontrato più successo, invece, il competitor del campo largo Andrea Orlando. Il sindaco di Genova piace anche ai centristi benché abbiano votato solamente per il 36%. Le dinamiche elettorali che hanno portato all’affermazione del candidato di centrodestra alla presidenza della Liguria, sono al centro dell’ultimo Radar elaborato dall’agenzia di sondaggi Swg.

Andiamo con ordine, partendo dall’analisi del flusso elettorale comparando le preferenze espresse alle europee rispetto alle regionali. Come è del tutto evidente, Bucci ottiene un enorme successo – quantificabile nel 79% del campione – fra gli elettori di Fratelli d’Italia e tra quelli di Forza Italia (73%). Un po’ più di scetticismo si è invece registrato tra i leghisti (57%). Nel centrosinistra oltre un terzo degli elettori di Avs e quasi metà del M5S non sceglie Orlando.

L’età dei votanti

In quasi tutte le fasce d’età prese in considerazione dallo studio di Swg, a riscuotere maggior successo è il candidato di centrodestra. In particolare, Bucci piace alla popolazione compresa tra i 25 e i 34 anni (52%) e a quella compresa tra i 45 e i 54 anni (53%). Il competitor piace invece ai più giovani, fra i 18 e i 24 anni (51%) e alle persone tra i 35 e 44 (59%). Fra gli over 64, prevale il primo cittadino di Genova.

 

 

Condizione economica dei votanti 

Il ceto medio è sostanzialmente equilibrato in termini di espressione del voto. Tra i benestanti va meglio Bucci, mentre la stragrande maggioranza di coloro che si trovano in una condizione economica difficoltosa ha disertato le urne. Una percentuale, quest’ultima, che arriva all’80%.

La scelta del candidato 

Sono molto interessanti i dati relativi alle motivazioni che hanno indotto la popolazione a votare in un senso piuttosto che in un altro. Ed è significativo che, chi ha scelto Bucci, lo ha fatto per lo più per la qualità attribuita al candidato: stiamo parlando del 63% degli intervistati. Le dinamiche dei partiti nazionali, hanno invece inciso maggiormente sulla candidatura di Andrea Orlando.

La questione Toti

A dispetto di quanto alcuni si erano immaginati, la vicenda giudiziaria che ha coinvolto l’ex governatore ligure, Giovanni Toti, non ha portato particolare fortuna al centrosinistra. Anzi, per certi versi agli occhi dell’elettorato si è trattato di un vero e proprio boomerang. Tanto che, il 36% dell’elettorato che ha sostenuto Bucci ritiene che da parte della magistratura ci sia stata la volontà di colpire il centrodestra prima delle elezioni. Per l’elettorato di Orlando, invece, l’affaire giudiziario è un fattore piuttosto grave.

 



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