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Cosa scrivono i media cinesi della visita di Mattarella

Il “China Daily” auspica “un nuovo capitolo della cooperazione” bilaterale, mentre il Global Times insiste sulla complementarietà, spingendo su rinnovabili e auto elettriche

Martedì è finita la visita in Cina di Sergio Mattarella. Il Presidente della Repubblica si è detto soddisfatto dei “sei giorni intensi” in Cina tra Pechino, Hangzhou e Canton. Venerdì scorso, l’incontro con il leader Xi Jinping durante il quale Mattarella ha detto di aver ricevuto rassicurazioni sulla rimozione ostacoli commerciali. Inoltre, ha sottolineato la necessità di un riequilibrio dell’import-export e degli investimenti, oltre ad avere ricordato a Pechino la sua “grande influenza” che può aiutare a fermare i conflitti in Ucraina e Medio Oriente.

Come hanno spiegato su queste pagine il professor Enrico Fardella e il sinologo Francesco Sisci, si è trattato di una visita di Stato particolarmente delicata essendo la prima del capo dello Stato dopo la decisione italiana di non rinnovare il memorandum d’intesa sulla Belt and Road Initiative, la cosiddetta Via della Seta.

Ecco cosa scrivono i media cinesi, che preferiscono non menzionare la Belt and Road Initiative, ovvero l’ambizioso programma espansionistico del leader Xi, optando per un riferimento allo spirito della Via della Seta citando una figura come Marco Polo, al centro degli ultimi incontri bilaterali ricorrendo quest’anno i 700 anni dalla sua morte.

Il China Daily, controllato dal Partito comunista cinese, ha pubblicato un commento di Sun Yanhong, ricercatrice dell’Istituto di studi europei dell’Accademia cinese delle scienze sociali e segretaria generale della Società cinese di studi italiani. La visita, si legge, invia un messaggio positivo all’Europa e, in generale, all’Occidente riguardo l’impegno dell’Italia a rafforzare il dialogo e promuovere relazioni stabili e amichevoli con la Cina. E ancora: Cina e Italia hanno la responsabilità di promuovere la comprensione e l’apprendimento reciproco, mantenere la pace e la stabilità globale, e affrontare sfide globali come il cambiamento climatico con lungimiranza strategica. Per questo, è “auspicabile che la visita di Mattarella apra un nuovo capitolo della cooperazione Cina-Italia e costituisca un esempio positivo per le relazioni Cina-Europa”, si conclude l’articolo.

Diversi gli articoli dedicati alla visita dal Global Times, il megafono in lingua inglese che più grida la propaganda del Partito comunista cinese. In uno di questi viene intervistato il commercialista Lorenzo Riccardi, da maggio presidente della Camera di commercio italiana in Cina, che parla di complementarietà tra i due Paesi. “L’esperienza italiana in lifestyle, tecnologia, design e produzione avanzata è complementare ai rapidi progressi della Cina in materia di energie rinnovabili, veicoli elettrici, mercati di consumo e digitalizzazione”, ha spiegato. Gli sforzi di collaborazione dovrebbero privilegiare le joint venture, i progetti di co-sviluppo e i programmi di scambio di innovazione, ha aggiunto citando settori come la mobilità elettrica o le infrastrutture urbane sostenibili.



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