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Rischi cyber sul voto. La Germania si prepara alle elezioni anticipate

In vista del voto del 23 febbraio, la ministra dell’Interno ha sottolineato la necessità di difendere il Paese da minacce come attacchi hacker, manipolazione e disinformazione. L’ultimo rapporto dell’agenzia cyber parla di almeno 22 gruppi sostenuti da Stati ostili impegnati in spionaggio contro le istituzioni

In vista delle elezioni anticipate in agenda il 23 febbraio, la Germania deve “proteggere la nostra democrazia nello spazio digitale”, ha dichiarato Nancy Faeser, ministra dell’Interno. “Dobbiamo essere particolarmente preparati contro minacce come attacchi hacker, manipolazione e disinformazione”, ha aggiunto facendo riferimento alle minacce russe. Il ministero dell’Interno ha riferito che, sebbene non si siano verificati gravi incidenti di sicurezza informatica in Germania durante le elezioni europee e regionali, il Paese ha aumentato la sua vigilanza in vista delle prossime elezioni nazionali. “La situazione della sicurezza informatica rimane tesa. Ma allo stesso tempo, vediamo che la resilienza contro gli attacchi sta aumentando”, ha detto Faeser.

All’inizio di giugno, il principale partito di opposizione tedesco, l’Unione cristiano-democratica (Cdu), è stato colpito da un attacco informatico su larga scala. A maggio, invece, a essere colpito era stato il Partito socialdemocratico (Spd) del cancelliere Olaf Scholz: un attacco realizzato dagli hacker russi di APT28, legati al governo di Mosca.

Le dichiarazioni della ministra sono giunte in occasione della pubblicazione dell’ultimo rapporto dell’Ufficio federale per la sicurezza informatica (Bsi), l’agenzia per la cybersicurezza tedesca. Il documento racconta l’aumento del 26% del numero di varianti di malware che prendono di mira i sistemi tedeschi nell’ultimo anno. Sono stati identificati almeno 22 gruppi di hacker sostenuti da Stati che conducono spionaggio informatico contro autorità pubbliche e aziende private tedesche. Per esempio, l’APT15 legato alla Cina e l’APT29 legato alla Russia prendono principalmente di mira i servizi governativi, mentre l’APT43 legato alla Corea del Nord si concentra su istituzioni di ricerca ed educative, nonché su produttori di armi e munizioni. Il numero di attacchi di tipo DDoS è raddoppiato nella prima metà di quest’anno, spiega ancora il rapporto. Questi attacchi sono utilizzati strategicamente “per destabilizzare le persone o per ottenere effetti di propaganda nei conflitti internazionali”, ha dichiarato l’agenzia.

Regine Grienberger, ambasciatrice cyber della Germania, aveva spiegato a maggio a Recorded Future News che la Germania sta osservando un forte aumento degli attacchi informatici provenienti sia da attori statali sia da cybercriminali legati alla Russia. Le gang ransomware russe stanno attaccando le aziende private del paese così come i servizi pubblici “praticamente ogni giorno o ogni settimana”, ha spiegato aggiungendo che gli hacker sostenuti dal Cremlino stanno anche prendendo di mira le infrastrutture critiche e le istituzioni governative tedesche.



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