Le aspettative per il nuovo corso della Space Force con il mandato di Trump includono un cambio di paradigma che potrebbe ridisegnare l’approccio americano allo spazio, aprendo a scenari di competizione più serrati. Mentre pianifica il futuro, la nuova strategia spaziale di Washington influenzerà significativamente gli equilibri nello spazio, le alleanze e le collaborazioni essenziali per la sicurezza oltre l’atmosfera
L’inizio del secondo mandato di Donald Trump potrebbe segnare una svolta cruciale anche per la US Space force e, più in generale, per la politica spaziale degli Stati Uniti. La conservatrice Heritage Foundation ha presentato un documento di novecento pagine che propone nuove linee-guida strategiche per l’amministrazione, inclusa una visione più offensiva per la Space force. Questa prospettiva si distacca dall’approccio difensivo dell’amministrazione Biden, mirato a tutelare le risorse spaziali tramite tecniche come la disaggregazione e il miglioramento delle capacità di manovra.
Al centro della proposta c’è l’invito a sviluppare strumenti che possano dissuadere concretamente le minacce, con un’enfasi sul potenziamento della deterrenza spaziale. L’idea è di rendere la Space force non solo una forza di difesa, ma anche una presenza capace di prevenire e contrastare eventuali mosse avversarie. Tra le iniziative proposte spicca l’idea di implementare sistemi di allerta nelle aree cislunari, ossia lo spazio tra la Terra e la Luna, per monitorare eventuali tentativi di altri Paesi di stabilire una presenza militare lunare.
Nel frattempo, l’attuale leadership della Space force ha sottolineato che la forza dispone già di alcune capacità offensive, pur mantenendo sotto segreto specifiche operazioni. Tuttavia, il nuovo programma suggerisce di declassificare maggiormente queste risorse, un passo che alcuni ufficiali sostengono per migliorare il supporto pubblico e la comprensione delle missioni spaziali.
In parallelo, altre iniziative mirano a rafforzare l’industria spaziale americana, come il sostegno alla produzione di satelliti più piccoli e accessibili per gestire al meglio le risorse militari. Il documento spinge anche per la creazione di una Space force academy e l’espansione della presenza di ufficiali di alto grado, per garantire alla Space force la capacità di competere con gli altri rami delle forze armate.
Queste mosse potrebbero influenzare le relazioni con Cina e Russia. Entrambi i Paesi hanno investito in sistemi satellitari avanzati e capacità anti-satellite (Asat), aumentando le preoccupazioni per un’eventuale militarizzazione dello spazio. La nuova strategia critica la posizione Usa attuale come troppo cauta, sostenendo che la prudenza potrebbe incoraggiare gli avversari a potenziare le proprie capacità offensive spaziali senza timore di ritorsioni.