La Supo avverte: i funzionari dei servizi segreti di Mosca cercano nuovi modi per condurre attività di spionaggio nel Paese. Pesano le espulsioni e i visti negati che hanno imposto cambiamenti nel lavoro d’intelligence
La Suojelupoliisi (o Supo), l’agenzia d’intelligence finlandese, avverte: i funzionari dei servizi segreti russi sempre più spesso utilizzano le coperture di giornalisti o ricercatori per condurre attività di spionaggio in Finlandia. È un tentativo di far fronte alle espulsioni dei diplomatici e ai rifiuti dei visti. Anche perché il fabbisogno di informazioni non è diminuito per Mosca. Anzi, è aumentato considerata l’adesione della Finlandia alla Nato. Ma coperture, come evidenzia l’emittente pubblica finlandese Yle, non forniscono ai funzionari la protezione assicurata dall’immunità diplomatica. Inoltre, il servizio finlandese sottolinea come introdurre nuovi metodi di intelligence sia un processo lento e complesso. Anche per questo, la Russia è costretta a spostare la propria attenzione per raccogliere informazioni sulla Finlandia sia nel cyberspazio sia all’estero. In particolare, la Supo ritene che le attività di spionaggio possano prendere di mira i finlandesi, soprattutto quelli che si trovano in Russia o in altri Paesi.
Erano pochi i diplomatici russi espulsi dai Paesi europei da inizio secolo. Poi c’è stato il tentativo di avvelenamento di Sergej Skripal, ex agente britannico nel KGB, e della figlia Yulia Skripal a Salisbury, nel Regno Unito, che ha spinto il governo britannico a espellerne 23. Ma è stato con l’invasione russa dell’Ucraina, iniziata il 24 febbraio di due anni fa, che i numeri sono esplosi: almeno 500 diplomatici russi espulsi in quanto ritenuti funzionari dei servizi d’intelligence di Mosca sotto copertura diplomatica. Ciò ha spinto Mosca a diventare sempre più dipendente dal cyberspazio per la raccolta informativa e le attività di disinformazione e dalle organizzazioni criminali per sabotaggi e incendi che rappresentano un settore in crescita della minaccia ibrida mossa dalla Russia contro i Paesi europei.
Nella relazione annuale pubblicata a marzo, la prima dall’adesione della Finlandia alla Nato, il servizio sottolineava come proprio la novità legata all’ingresso nell’Alleanza atlantica segna l’azione della Russia, considerata “la più grande minaccia alla sicurezza nazionale” del Paese, trattato “come uno Stato ostile e come un obiettivo per attività di spionaggio e di influenza”. “Gli obiettivi principali delle operazioni di influenza russa rivolte alla Finlandia sono creare un deterrente e influenzare la natura dell’adesione finlandese alla Nato”, si leggeva ancora.
Alla fine di ottobre la Finlandia ha denunciato numerosi casi di sabotaggio, attacchi informatici e destabilizzazione, sospettando che la Russia stia conducendo operazioni di influenza nel Paese.
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