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Trump (e Musk) alla ricerca dello “zar” dell’IA

Trump-Musk (credit: Truth)

Il team del presidente eletto starebbe pensando a chi affidare questo delicato ruolo. Non sarà il patron di X, che in quanto nuovo capo del Doge sta collaborando alla ricerca. Chiunque sarà il prescelto, dovrà rendere l’America il polo tecnologico per eccellenza

Donald Trump è alla ricerca del suo zar per l’Intelligenza Artificiale. E no, non sarà Elon Musk sebbene tutto porterebbe a lui vista l’importanza che ricopre per il tycoon. Ad ogni modo, come scrive Axios, il nuovo capo del Department of Effeciency Government (Doge) sarà al fianco del presidente eletto per aiutarlo nella scelta. A dire il vero, precisa il sito che ha dato la notizia in esclusiva, non è neanche detto che alla fine Trump ne nominerà uno, ma il team a cui è stata affidata la transizione sono mesi che ne sta discutendo. D’altronde la gestione e l’utilizzo delle tecnologie emergenti rientra tra le priorità della nuova amministrazione repubblicana, che si è per l’appunto assicurata le prestazioni di Musk.

Il compito che verrà affidato all’eventuale zar è chiaro: fare degli Stati Uniti un polo tecnologico invidiato in tutto il mondo, per rispondere al concetto di America First. Per riuscirci dovrebbe collaborare con i vari capi del settore IA nelle agenzie federali istituiti da Joe Biden, uno dei pochi elementi in continuità tra le due amministrazioni, così come con il Doge, per ridurre i costi e indirizzare gli investimenti laddove serve.

Musk e Vivek Ramaswamy, l’altra persona a capo del Dipartimento dell’efficienza governativa, sono già al lavoro per formare la nuova squadra. Il capo di Tesla e X, che vanta anche un’azienda di intelligenza artificiale (xAI), ha in passato più volte litigato con i suoi omologhi, a iniziare dal ceo di Google Sundar Pichai e quello di OpenAI Sam Altman. Motivo per cui non solo non dovrebbero avere alcun ruolo, ma temono anche ritorsioni strategiche a vantaggio delle società di Musk. Piuttosto, potrebbero venire favoriti altri investitori della Silicon Valley, come Joe Londsdale, Marc Andreessen, Bill Ackman e Travis Kalanick.

Non sarà tuttavia uno di loro a ricoprire il ruolo di zar dell’IA. Molto probabilmente, se la scelta dovesse ricadere su qualcuno, sarà uno che arriva dal mondo delle criptovalute. O almeno così scrive Bloomberg, secondo cui il team trumpiano starebbe pensando a un crypto zar per la Casa Bianca al quale verrebbe affidata la gestione del reparto tech. Anche qui, come nell’altro caso, non ci sono certezze ma solamente dei ragionamenti ancora in corso.

Durante la sua campagna elettorale, Trump ha dato grande risalto all’industria delle criptovalute, dove ha anche delle attività. In particolare Bitcoin, che dal 5 novembre – giorno della vittoria elettorale – sta conoscendo un momento d’oro, toccando vette mai raggiunte sebbene adesso il suo valore sia leggermente sceso.

C’è un particolare legato alla figura dell’eventuale capo dell’IA: se e quando arriverà, la sua nomina non dovrà passare per il Senato, come accade per altre cariche governative, così come per le sue azioni non è necessaria l’approvazione parlamentare. Il che lo rende più libero di rispondere al suo capo, Trump, andando velocemente nella direzione da lui indicata.



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