Il futuro della mobilità aerea sarà definito dai droni e dalla loro implementazione nello spazio aereo di città e tessuti urbani. La piattaforma HyperTwin, sviluppata da Enac e dal Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio, sarà il faro che renderà possibile la navigazione aerea di domani. L’evento di presentazione della piattaforma ha visto la partecipazione di esperti ed esponenti del settore che ne hanno tracciato profili futuri e sfide attuali
Il futuro è oggi e presto lo vedremo volare sopra le nostre città. L’avvento dei droni nella quotidianità sarà rivoluzionario e interesserà una moltitudine di settori e attività, dal monitoraggio del traffico urbano alla consegna delle merci fino (un giorno) al trasporto passeggeri. Il primo passo per rivoluzionare la mobilità aerea porta il nome di HyperTwin, la piattaforma digitale sviluppata da Enac in collaborazione con il Dipartimento della trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio per pianificare i servizi dronici del futuro. La nuova piattaforma è stata presentata da Pierluigi Di Palma, presidente di Enac, durante l’evento “La piattaforma HyperTwin”, moderato da Flavia Giacobbe, direttore di Formiche e Airpress.
L’Italia avanguardia dell’innovazione
Per restituire la misura del cambiamento che interesserà la quotidianità, Di Palma fa l’esempio dei telefoni cellulari: da novità ammantata di mistero e diffidenza a parte inscindibile del nostro modo di vivere. HyperTwin è innanzitutto “il risultato di una scommessa”, spiega Di Palma, ricordando come la genesi del progetto abbia visto una stretta collaborazione tra Enac e la Presidenza del Consiglio. La portata rivoluzionaria della piattaforma sta anche nel fatto che sarà accessibile a tutti e che contribuirà ad aumentare la conoscenza della Mobilità aerea avanzata (Maa) e a guidare gli imprenditori nella definizione di nuove strategie per le loro attività. “Il nostro Paese ha l’occasione di dettare le regole in un mondo non ancora esplorato”, ha sottolineato il presidente di Enac, evidenziando la natura pionieristica dei progressi che sta facendo l’Italia. La mobilità aerea legata ai droni diventerà un mercato con grandi potenzialità e una completa sinergia tra gli stakeholder sarà (ed è già oggi) la chiave del successo. Di Palma si dice fiducioso e parla di un “primo passo per un’Italia diversa”.
La piattaforma HyperTwin
“Più di un software, più di un programma”, come detto da Carmela Tripaldi, direttore centrale di Enac, HyperTwin raccoglie dati open source da fonti pubbliche e premium per realizzare simulazioni e schemi predittivi sulle operazioni dei droni nello spazio aereo. Grazie a un algoritmo che sfrutta l’intelligenza artificiale, la piattaforma è in grado di processare grandi moli di dati per elaborare rotte ottimali, tempistiche ed effetti sul tessuto urbano a seconda del livello di densità abitativa. Tramite questa potenza di calcolo, HyperTwin “non si limita a tenere il passo con l’innovazione, ma la accelera”, ha affermato Andrea Giannobile, dirigente di Enac. Le funzionalità avanzate di calcolo permetteranno non solo di avere tempistiche celeri (impensabili in caso di calcoli eseguiti manualmente), ma anche di ottenere le più alte garanzie di sicurezza dall’elaborazione di dati come il modello del drone, la rotta prevista, gli agenti atmosferici. Perché ciò fosse possibile, ha spiegato Giannobile, l’Italia è stata “suddivisa” in sette milioni e mezzo di celle virtuali, creando una griglia digitale nazionale che servirà a creare le strade aeree che i droni percorreranno.
Un nuovo capitolo per l’aviazione
Con i droni, adattabili alle più svariate funzioni, l’aviazione entra nella sua terza epoca. Dopo gli albori del volo umano e dopo la rivoluzione portata dai jet engine, la Mobilità aerea avanzata è stata ufficialmente definita dall’Icao (International organisation for civil aviation) come “il terzo capitolo della storia dell’aviazione”. Come fa notare Mauro Berzovini, head of partnership & funding Leonardo LH, “d’ora in avanti lo spazio aereo sopra le nostre città sarà molto più denso”. Se infatti già ora stiamo assistendo a uno sviluppo rapido dei droni cargo per il trasporto merci, non è troppo lontano il momento in cui veri e propri taxi aerei permetteranno di ‘volare’ a destinazione. Un altro dei valori aggiunti dell’implementazione (attuale e futura) della Maa sarà l’alleggerimento della pressione sulle vie di comunicazione terrestri, ha fatto notare Maurizio Paggetti, coo di Enav. HyperTwin, con la sua disponibilità aperta al pubblico e ai privati, limiterà la dispersione informativa e, come spiega Paggetti, permetterà di portare a termine la difficile operazione di adeguamento di procedure e protocolli dell’aviazione convenzionale alle esigenze della Mobilità aerea avanzata.
Dopo l’innovazione, c’è la sfida dell’accettazione
Le novità spaventano e spesso la velocità dell’innovazione tecnologica si scontra con la lentezza dei processi di accettazione sociale dei cambiamenti. Secondo Gian Luca Comandini, direttore di Blockchain management school, la contrarietà dei più è un indicatore positivo per l’innovazione. D’altronde, difficilmente un’idea veramente rivoluzionaria viene immediatamente accettata da tutti e l’adozione delle nuove tecnologie non fa eccezione. Secondo Comandini, per abbracciare realmente l’innovazione, bisogna innanzitutto cambiare mentalità e realizzare un cambiamento culturale nel modo in cui ci si approccia alla tecnologia e alle sue applicazioni. Questo perché le novità tecnologiche, prima di essere utilizzate, vanno comprese. Un incentivo a questo processo potrebbe essere costituito dalle analisi predittive sul mercato dei droni in Italia. Come riportato da Paola Olivares, direttore Osservatori del Politecnico di Milano, le prospettive di crescita del settore (che attualmente vale circa 145 milioni di euro) sono interessanti e portano con loro la promessa di creare posti di lavoro e nuove professionalità. Dall’analisi del PoliMi, emerge come, per svilupparsi, questo segmento del settore necessiterà, oltre che dell’accettazione sociale, anche di un rapido e puntuale adeguamento normativo. La questione sarà cruciale per dare lo spazio necessario a sperimentazione e implementazione, in attesa che i droni riempiano i cieli delle città.
Che fine fa l’uomo?
Difficilmente i droni sostituiranno completamente l’uomo. Secondo Giulio Segurini, ceo di StradaAI, l’essere umano resterà sempre parte integrante del ciclo decisionale ma, perché questo non sia un freno allo sviluppo, c’è bisogno di più competenze. La formazione di nuove figure capaci di comprendere e utilizzare le nuove tecnologie è definita “fondamentale” per accompagnare l’innovazione e l’adozione di quest’ultima da parte di aziende ed enti pubblici. Su questo si è espresso anche Francesco Menegoni, esperto di innovazione del Dtd, il quale ha ricordato che la sfida per il Paese non è tanto quella di sviluppare nuove tecnologie, ma di adottarle. Come ricorda Menegoni, l’Italia produce ricercatori di alto livello e brevetti innovativi, ma fatica ad adottare i frutti di queste eccellenze. Anche per questo, pensando alla presentazione di HyperTwin, Menegoni sostiene che “siamo alla fine di un percorso e all’inizio di un altro”.