È morto Paolo Pillitteri, già sindaco di Milano ma non solo. Ad annunciarlo con un post sui social il figlio Stefano. “Ahimé devo annunciare a tutti quelli che gli volevano bene (e sono tanti) che mio padre Paolo Pillitteri ha scelto il giorno del suo 84 esimo compleanno per salutarci per sempre. Ha avuto un’esistenza assai ricca, nel bene e nel male. Ed è ciò che più conta nel nostro passaggio terreno (anche se poteva essergli risparmiato un decennio di persecuzione giudiziaria). Ma ciò che ancora più conta è che resta e resterà nel cuore di tante persone. Ciao papà. E buona vera vita. Se vedum…”.
Tanti i messaggi di cordoglio. “Paolo Pillitteri ha amato Milano. È stato un autentico socialista riformista; prima come assessore all’urbanistica, poi alla cultura e a seguire da Sindaco dopo l’esperienza delle giunte guidate da Carlo Tognoli. In una ‘Milano da bere’ ha cercato di trovare risposte verso gli ultimi. Penso solo all’arrivo a Milano dei primi immigrati stranieri” ha dichiarato l’ex Sindaco di Milano Giuliano Pisapia.
Lo ha ricordato anche l’attuale sindaco di Milano, Beppe Sala. “Apprendiamo con grande dispiacere della morte di Paolo Pillitteri. Io e tutta l’amministrazione comunale esprimiamo la nostra sentita vicinanza alla famiglia”, ha scritto sulle sue pagine social il sindaco di Milano che ha sottolineato come il Comune “è pronto” ad attivarsi “per un ricordo pubblico dell’ex sindaco di Milano”. “Ho già parlato con il figlio Stefano, dobbiamo trovare le formule per concedergli gli onori del caso per un ex sindaco – ha poi aggiunto Sala a margine di un evento a Palazzo Marino – ma stiamo cecando di capire come fare”.
“Addio a Paolo Pillitteri, incarnazione autentica del socialismo riformista, una vita dedicata alla politica, declinata in termini di sacrificio, studio, professionalità, competenza. Sindaco illuminato di una Milano che negli anni Ottanta si aprì al mondo, Paolo si inserì nel solco tracciato da Carlo Tognoli, ancorando al futuro, con la sua visione moderna, una città che chiedeva di essere indirizzata al benessere e alla prosperità”. Lo afferma in una nota Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia. “Sempre attento alle ragioni dei deboli – prosegue Craxi -, Pillitteri seppe coniugare l’impulso alla libertà di fare, crescere, produrre, con un occhio vigile a chi restava indietro, secondo un modello di governo che teneva insieme il progresso e la solidarietà. Paolo era parte della famiglia Craxi, era la presenza costante capace di darti conforto, l’uomo che spronava ad essere coraggiosi anche quando l’aggressione giudiziaria colpiva forte alle sue spalle. Non gli fu risparmiata nemmeno l’ultima cattiveria, e soffrì, alla morte di Bettino, l’ostacolo che gli frapposero dei magistrati senza umanità, impedendogli di volare in Tunisia per l’ultimo saluto a suo cognato. Mi mancherà molto”, conclude.
Ecco le foto di Umberto Pizzi per ricordarlo.
(c) Umberto Pizzi – Riproduzione riservata