Il successo di Sentinel-1C e del Vega C offre a Thales Alenia Space l’opportunità di consolidare la leadership italiana nello spazio. Durante la visita del ministro Adolfo Urso, è emerso il ruolo cruciale delle istituzioni nel supportare una filiera industriale che deve ancora rafforzarsi
Il recente lancio del satellite Sentinel-1C con il vettore Vega C ha segnato un momento cruciale per il settore spaziale italiano, evidenziando l’eccellenza tecnologica del nostro Paese e il suo contributo al programma europeo Copernicus. Questa operazione non solo riafferma l’importanza di Vega C, il lanciatore sviluppato da Avio, ma mette anche in luce il ruolo di primo piano di Thales Alenia Space Italia, responsabile della progettazione e integrazione del satellite presso il suo stabilimento romano.
Per valorizzare questa eccellenza il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha visitato il Centro integrazione satelliti di Thales Alenia Space a Roma, dove il satellite Sentinel-1C è stato celebrato come una pietra miliare per l’industria italiana. “Lo spazio ha una dimensione tutta italiana, rappresenta il passato ma anche il futuro del Made in Italy. Aziende come Thales Alenia Space Italia dimostrano il livello d’eccellenza raggiunto dal comparto, consentendoci di essere competitivi a livello globale”, ha dichiarato il ministro Urso, sottolineando il valore strategico del settore per il futuro tecnologico del Paese.
A bordo del Vega C, Sentinel-1C rappresenta una nuova aggiunta al programma Copernicus, volto al monitoraggio ambientale e alla gestione delle emergenze. Grazie al suo radar ad apertura sintetica in banda C, è in grado di catturare immagini ad alta risoluzione indipendentemente dalle condizioni atmosferiche e di luce, fornendo dati preziosi per applicazioni scientifiche legate alla sostenibilità del pianeta. ” Siamo orgogliosi di essere parte di una tradizione manifatturiera satellitare che unisce innovazione e qualità e la visita del ministro oggi non solo ci motiva a continuare sulla strada dell’alta tecnologia, ma testimonia anche l’importanza di un dialogo costante tra le istituzioni e il mondo produttivo per lo sviluppo e la crescita del comparto spaziale”, ha affermato Giampiero Di Paolo, amministratore delegato di Thales Alenia Space Italia.
La visita del ministro è stata anche l’occasione per presentare l’innovativa Space smart factory, un progetto in fase di sviluppo presso il Tecnopolo Tiburtino di Roma. Questo nuovo polo produttivo, supportato da investimenti significativi e co-finanziamenti dell’Agenzia spaziale italiana tramite il Pnrr, mira a rivoluzionare la produzione di satelliti grazie all’uso di tecnologie digitali e principi di Fabbrica 4.0. La fabbrica, che ospiterà lo Space joint lab, si propone come punto di riferimento per l’innovazione e la collaborazione tra Pmi e centri di ricerca.
Non va trascurata l’importanza di Vega C in questo contesto. Dopo un periodo di incertezze, il successo del lanciatore segna un ritorno determinante per l’Europa nel settore dei lanciatori. Il vettore ha dimostrato la propria affidabilità, portando in orbita un carico cruciale per l’osservazione della Terra e consolidando la posizione dell’Italia come leader nella Space economy globale.
Con programmi in corso come Iride, Cosmo-SkyMed e Galileo, Thales Alenia Space continua a rappresentare un pilastro dell’innovazione europea. “Lo spazio italiano è alla frontiera tecnologica in tutti i domini applicativi”, ha sottolineato Massimo Claudio Comparini, managing director della Space business unit di Leonardo e presidente del CdA di Thales Alenia Space, ribadendo l’impegno dell’azienda a sostenere l’evoluzione del settore.
Il successo del lancio di Sentinel-1C e il rilancio del Vega C non sono solo vittorie tecniche: rappresentano una dimostrazione del potenziale italiano nel definire il futuro dello spazio europeo. Una capacità che, con il supporto delle istituzioni e una visione strategica condivisa, può portare l’Italia a consolidarsi come leader globale nel settore aerospaziale.