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Miriam Mafai, “la ragazza rossa” secondo i suoi colleghi

Numerosissimi oggi sulla stampa i ricordi dedicati a Miriam Mafai, giornalista e scrittrice scomparsa ieri all´età di 86 anni: in primo luogo naturalmente si parla di lei su Repubblica, il giornale per cui scrisse negli ultimi trent´anni e che contribuì a fondare nel 1976.
L´editoriale del fondatore Eugenio Scalfari dice “se ne è andata una ragazza. Una vecchia e grande ragazza che ha combattuto battaglie civili per tutta la vita, volontaria, militante, giornalista e soprattutto persona”.
 
Sull´Unità è Alfredo Reichlin a ricordare l´amica: senza di lei “questo paese italiano sarebbe diverso, sicuramente peggiore”.
Sul Corriere della Sera la ricordano Paolo Franchi e Pierluigi Battista, “militante libera che esorcizzava il peso del passato”; sulla Stampa l´addio alla Mafai è firmato da Lucia Annunziata per cui “ha creduto sempre nella verità e ha portato la sua visione “laica” anche nel Pci”. Di una “ragazza libera” parla anche Angelo d´Orsi sul Fatto.
 
Ampio spazio sul Messaggero con ricordi di Fabio Isman e Rita Sala – con una foto in bianco e nero con il compagno Giancarlo Pajetta – e l´articolo di Dacia Maraini: “Miriam Mafai, “voce scomoda della sinistra”, in cui si ricorda il suo carattere ´allegro e scanzonato´. Sul Manifesto, è Luciana Castellina in prima pagina a parlare: “Miriam Mafai è morta ieri e mi sembra impossibile perché era giovanissima, nello spirito, nella vitalità, perfino nell´aspetto…”.
 
La camera ardente di Miriam Mafai aprirà oggi pomeriggio alle 15.30 in Campidoglio; domani alle 12 sarà celebrata nella sala della Protomoteca una commemorazione funebre.


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