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Così si rafforza la cooperazione energetica tra Italia e Arabia Saudita

Mentre il presidente del Consiglio era in volo per Abu Dhabi, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, incontrava martedì a Riad il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Abdulaziz Bin Salman Al Saud. Firmato accordo di cinque anni che mira a rafforzare la cooperazione su transizione e sicurezza energetica, tenendo conto degli obiettivi di Parigi e dell’Agenda 2030

Si rafforza la cooperazione in campo energetico tra Italia e Arabia Saudita, con l’obiettivo di ampliare la partnership con altri Paesi della regione come gli Emirati Arabi Uniti dove si trova oggi in visita il premier Giorgia Meloni. Per l’occasione mentre il presidente del Consiglio era in volo per Abu Dhabi, il ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, incontrava martedì a Riad il ministro dell’Energia dell’Arabia Saudita, Abdulaziz Bin Salman Al Saud.

Nel corso dell’incontro tra i due ministri è stato sottoscritto un Memorandum d’Intesa (MoU) tra Italia e Arabia Saudita. Il testo avrà una validità di cinque anni e mira a rafforzare la cooperazione su transizione e sicurezza energetica, tenendo conto degli obiettivi di Parigi e dell’Agenda 2030.

I principali focus del Memorandum d’Intesa riguardano le energie rinnovabili, la riduzione delle emissioni di metano, le interconnessioni elettriche, l’idrogeno rinnovabile e a basse emissioni, i suoi derivati di natura rinnovabile e low-carbon come l’ammoniaca, i sistemi di cattura, stoccaggio e utilizzo della CO2. Il Memorandum d’Intesa mira anche a favorire progetti congiunti in Paesi terzi, coinvolgendo filiere industriali nazionali.

I principali progetti di cooperazione mineraria tra Italia e Arabia Saudita includono:

1. Partnership tecnologica e industriale: L’Italia e l’Arabia Saudita stanno rafforzando la collaborazione tecnologica e industriale nel settore minerario, con un focus sulla condivisione di best practice e sull’esplorazione di opportunità di investimento congiunto.
2. Gruppo di lavoro bilaterale: È stato istituito un gruppo di lavoro per presentare proposte concrete di cooperazione ai due governi, concentrandosi sulla filiera delle materie prime critiche.
3. Investimenti in esplorazione mineraria: L’Arabia Saudita ha annunciato nuove opportunità di investimento minerario, che potrebbero interessare aziende italiane.
4.Sviluppo di progetti congiunti: I due paesi stanno esplorando la possibilità di sviluppare progetti congiunti nel settore estrattivo, sia nei rispettivi paesi che in aree terze come l’Africa.

“L’Italia – ha sottolineato il ministro Pichetto Fratin – sta consolidando il suo ruolo di HUB energetico e ponte tra Europa e Africa, con partenariati reciprocamente vantaggiosi basati sul ruolo strategico delle energie rinnovabili e dell’idrogeno”. “A tal fine – ha aggiunto – conosciamo bene il ruolo dell’Arabia Saudita nell’area per promuovere la produzione di idrogeno rinnovabile e a basse emissioni e dei suoi derivati come l’ammoniaca. Anche per questo – ha rimarcato – confermo che l’Italia può essere un punto di ingresso dell’idrogeno e derivati nel mercato europeo molto più vicino, competitivo e strategico di altre alternative sul Mare del Nord”.

Il ministro ha inoltre annunciato un immediato e concreto seguito operativo del MoU con la decisione da parte dell’Italia di indicare un rappresentante permanente del Ministero dell’Ambiente presso l’International Energy Forum (IEF). “So che è un Forum che ha il suo appoggio – ha evidenziato il ministro Pichetto Fratin al ministro saudita Abdulaziz Bin Salman Al Saud – e credo che questo ci consentirà di essere ancora più presenti in Arabia Saudita, lavorare a stretto contatto con il suo Ministero e con esperti sauditi e internazionali che regolarmente dialogano in ambito IEF, oltre che con OPEC e AIE”.

“Vogliamo fare in modo – ha aggiunto il ministro italiano – che i nostri Paesi siano sempre più vicini per lavorare insieme sulle tematiche prioritarie della transizione ecologica, del futuro energetico dei nostri Paesi e dello sviluppo delle tecnologie rinnovabili”. “Considero il Memorandum d’Intesa che firmiamo oggi – ha concluso il ministro Pichetto Fratin – un punto di partenza e non di arrivo. Lo ritengo un ottimo strumento quadro che possiamo utilizzare per rafforzare in modo sempre più proficuo i rapporti tra i nostri due Paesi e, attraverso l’Italia, tra l’Arabia Saudita e l’Europa”.

È importante il risultato anche dell’incontro che Pichetto Fratin ha tenuto a Riad con il ministro dell’Industria e delle Risorse minerarie del Regno dell’Arabia Saudita, Bandar Ibrahim Alkhorayef. “Sono qui – ha detto il ministro Pichetto – per garantire il sostegno del Governo italiano e la mia massima disponibilità a valorizzare il Future Minerals Forum (Fmf) nei principali consessi seguiti dall’Italia, inclusi quelli europei”. “Il Forum – ha evidenziato il ministro Pichetto Fratin durante l’incontro – sarà senz’altro utile ai nostri Governi per stringere alleanze e per rendere più sicure le nostre catene di approvvigionamento per le tecnologie necessarie alla decarbonizzazione”.

La cooperazione mineraria tra Italia e Arabia Saudita contribuisce alla decarbonizzazione principalmente attraverso la collaborazione su materie prime critiche e la promozione di tecnologie sostenibili. Entrambi i paesi stanno lavorando per rafforzare la loro partnership su transizione energetica e materie prime critiche, essenziali per lo sviluppo di tecnologie necessarie a questo processo. L’Arabia Saudita si propone come partner ideale per l’Italia grazie al suo posizionamento geografico e al basso costo dell’energia rinnovabile, supportando la decarbonizzazione europea. Inoltre, l’Arabia Saudita sta implementando progetti di cattura e stoccaggio del carbonio (CCS) per ridurre le emissioni.

Congratulazioni al ministro Pichetto Fratin per l’importante incontro con il ministro saudita Bandar Ibrahim Alkhorayef a Riad arrivano dall’Italia. “La collaborazione tra i nostri Paesi nel settore delle risorse minerarie rappresenta un passo decisivo per consolidare le basi di una transizione energetica sostenibile e sicura per l’Italia”. Così in una nota Marco Osnato, presidente della commissione Finanze alla Camera e della Sezione bilaterale parlamentare Italia-Arabia Saudita. “Il Regno dell’Arabia Saudita costituisce una fonte di approvvigionamento cruciale e affidabile per la decarbonizzazione italiana, il governo di Giorgia Meloni si è impegnato fin dall’inizio a rafforzare questa collaborazione strategica con il Regno”, aggiunge il deputato Fd’I.

“La cooperazione mineraria si inserisce virtuosamente nel solco dei tanti importanti accordi siglati negli ultimi due anni e mezzo con Riad e all’interno della visione del Piano Mattei per il Mediterraneo allargato”, conclude Osnato. La cooperazione mineraria tra Italia e Arabia Saudita è in fase di sviluppo, con un focus significativo sugli investimenti e sulla collaborazione tecnologica. Il ministro dell’Industria e delle Risorse Minerarie dell’Arabia Saudita, Bandar Alkhorayef, ha già visitato l’Italia per rafforzare la cooperazione in questo settore, esplorando opportunità di investimento e trasferimento di tecnologie avanzate.

L’Arabia Saudita offre un vasto potenziale minerario, con depositi inesplorati stimati in 1,3 trilioni di dollari, e ha lanciato programmi di incentivi per l’esplorazione mineraria. La collaborazione potrebbe portare a una maggiore integrazione economica tra i due Paesi.


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