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Ecco la nuova mossa green di Intesa e Sace

La banca guidata da Carlo Messina e il gruppo assicurativo garantiranno finanziamenti fino a 50 milioni per progetti legati alle energie rinnovabili

Non è certo da ieri che la green economy è al centro dei piani di Intesa Sanpaolo per la crescita. La prima banca italiana, reduce dallo storico accordo con Confindustria per lo sblocco di 200 miliardi di finanziamenti alle imprese, ha annunciato, nelle stesse ore in cui Giorgia Meloni rientrava da Abu Dhabi dove ha preso parte al Sustainbility week, di aver dato un’altra spinta alla sostenibilità, con la collaborazione di una delle aziende pubbliche più direttamente coinvolte nella crescita delle imprese, Sace.

L’obiettivo è favorire gli investimenti delle imprese in progetti di produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, con particolare riguardo al fotovoltaico ed eolico. Grazie alla collaborazione con Sace sarà dunque possibile ottenere finanziamenti per iniziative strutturate in project financing fino ad appunto 50 milioni di euro. In questo modo, il nuovo schema di garanzia a marchio Sace, che prevede finanziamenti da parte della banca guidata da Carlo Messina fino a 20 anni, consentirà un iter approvativo semplificato e veloce grazie alla preliminare condivisione delle condizioni di strutturazione del finanziamento tra la stessa Intesa e la società assicurativa pubblica, offrendo la possibilità di una istruttoria semplificata per importi inferiori ai 15 milioni.

Tutto nella direzione del Piano nazionale integrato per l’energia e il clima (Pniec), che si pone obiettivi piuttosto precisi in termini di transizione energetica: al 2030, infatti, il 64% della domanda elettrica nazionale dovrà essere coperto da fonti rinnovabili, contro l’attuale 43%. E poi, nel periodo 2025-2028 si stimano circa 50 miliardi di nuovi investimenti, grazie alle misure di sostegno tuttora vigenti e alle misure incentivanti del decreto denominato Ferx (lo schema di decreto che aumenta i contingenti in gara per eolico e idroelettrico di prossimo rilascio, ndr).

Se l’accordo con Sace è comunque il primo squillo di Intesa sul versante delle rinnovabili, guardando indietro, il 2024 si è mostrato ricco di iniziative in questo senso. Per esempio, lo scorso ottobre Intesa e Banca europea per gli investimenti hanno sottoscritto un accordo da 8 miliardi per il sostegno all’energia eolica. Ancora prima, era luglio dello scorso anno, Ca’ de Sass aveva siglato con Acea il primo accordo nazionale per la salvaguardia e la gestione sostenibile dell’acqua nei processi produttivi delle aziende anche in relazione alle misure del Pnrr e che prevede lo stanziamento di circa 4,4 miliardi per tutelare la risorsa idrica.

Sponda Sace, invece, due mesi fa la società guidata da Alessandra Ricci è scesa in campo con garanzie fino a 3 miliardi per finanziare il progetto dell’Arabia Saudita per la città del futuro con l’obiettivo di portare le imprese italiane nell’area. Un’operazione dal peso specifico importante: l’80% su finanziamenti per 3 miliardi che un pool di banche internazionali mette a disposizione di Ryad per il progetto Neom, faraonica città sulla costa del Mar Rosso, 100% rinnovabile, ovviamente.


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