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La nuova sfida spaziale è la Navigation warfare. Le soluzioni di Northrop Grumman Italia

Nel panorama globale lo spazio diventa sempre più un asse strategico cruciale per la difesa e la sicurezza, con lo sviluppo delle costellazioni satellitari in orbita bassa (Leo) che ridefinisce le capacità operative e la resilienza contro le minacce moderne. L’Italia, forte di competenze industriali come quelle di Northrop Grumman Italia, si colloca tra i protagonisti di questa rivoluzione tecnologica

Nell’attuale scenario globale, il dominio spaziale si configura sempre più come un elemento cardine delle strategie di difesa e sicurezza. In particolare, lo sviluppo che ha interessato il settore dei satelliti in orbita bassa (Leo) ha rivoluzionato il modo di operare dallo e nello spazio. Rispetto ai sistemi tradizionali geosincroni, che operano a quote più elevate, la prossimità dei satelliti Leo posti tra i quattrocento e i duemila chilometri di altezza offre vantaggi operativi significativi: segnali più potenti e affidabili, maggiore resilienza alle interferenze e capacità di adattarsi rapidamente a scenari operativi complessi. Un’ulteriore evoluzione recente di queste infrastrutture è stata la messa in orbita di vere e proprie mega-costellazioni, una configurazione che non solo incrementa la ridondanza del sistema, e quindi la sua sicurezza da possibili attacchi, riducendo significativamente il rischio di un collasso sistemico in caso di attacchi mirati, ma offre anche una maggiore capacità di risposta a minacce come il jamming e lo spoofing, sempre più utilizzati nei conflitti moderni.

In questo contesto, la tecnologia Starlink per le comunicazioni Internet via satellite, sviluppata da SpaceX, è attualmente la più avanzata, composta da centinaia di satelliti che hanno dimostrato la propria efficienza in scenari di guerra, come in Ucraina. Non è dunque un caso che, anche da parte della Difesa italiana, ci sia stata l’attenzione verso la possibile adozione di una tecnologia simile, in grado di efficientare la gestione del Posizionamento, navigazione e timing (Pnt) satellitare delle Forze armate. Questo settore, tra l’altro, rappresenta una delle nuove frontiere del conflitto moderno, la cosiddetta Navigation warfare (Navwar), cioè i tentativi di interferire e manipolare i segnali satellitari di geolocalizzazione dell’avversario per compromettere l’efficienza delle operazioni militari nemiche. Scenari come quello ucraino dimostrano continuamente l’importanza critica della protezione dei sistemi di navigazione satellitare, evidenziando la necessità di tecnologie più robuste e versatili.

L’Italia non è solo un osservatore di questa rivoluzione tecnologica, perché può contare su competenze nazionali attive nel settore, e lo dimostra Northrop Grumman Italia, con sede a Pomezia. Come ci spiega Gianluca Trezza, direttore del business development, l’azienda è già coinvolta nella realizzazione di tecnologie per il Pnt satellitare e attualmente sta lavorando su dispositivi di posizionamento e navigazione integrabili nei piccoli satelliti modulari che rappresentano il futuro delle costellazioni Leo. Questi sistemi, completamente italiani (elemento decisivo in un momento in cui l’autonomia tecnologica diventa cruciale per la sicurezza nazionale), si distinguono anche per la capacità di operare sia in modo autonomo, sia integrati con le esistenti infrastrutture di geolocalizzazione, garantendo quella ridondanza essenziale per applicazioni militari critiche.


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