Skip to main content

100mila poeti per il cambiamento

Le anime dei poeti ha scritto Pablo Neruda, hanno meno frontiere di quelle degli altri. Come se avessero dinanzi a loro un mare aperto, a cui affidare una miriade di messaggi in bottiglia da recapitare al mondo intero. La poesia come vettore di trasmissione di sentimenti, passioni, iniziative e idee per dare una scossa al magma immobile e apatico di politica e istituzioni; stimolare le infrastrutture dello Stato a farsi baluardi dei diritti inalienabili e non certificatori di fallimenti; rassicurare i cittadini sul fatto che, soprattutto in questi frangenti in cui tutto crolla, non saranno lasciati soli.

Questi gli obiettivi di 100 Thousand Poets for Change manifestazione mondiale in programma il 28 settembre con un’antologia di poesie sui temi della pace, dei diritti umani, della sostenibilità ambientale, dell’etica nell’economia e del lavoro, prodotta senza scopo di lucro, che verrà consegnata a rappresentanti istituzionali e resa disponibile gratuitamente sul web. Lo scopo è ridare dignità alla poesia come mezzo di espressione della denuncia civile e sociale, esortando le Istituzioni a mettere al centro dell’agire di governo e politico l’uomo, i suoi bisogni, il suo futuro.

Avviata nel 2011 con una call to action su facebook, 100 Thousand Poets for Change sta oggi scuotendo le coscienze del globo, chiamando a raccolta artisti di varie discipline da ogni angolo del pianeta, con la Stanford University curatrice di un enorme archivio permanente globale. La gente è ovunque alla ricerca di un cambiamento positivo, osservano Michael Rothenberg e Terri Carrion nella presentazione.

Oltre 500 eventi nel mondo, in Italia una raccolta no profit di poesie con destinatari la politica e le Istituzioni, con la partecipazione della Albeggi edizioni. Il museo dei bambini Explora di Roma accoglierà l’iniziativa mondiale ospitando un workshop poetico in cui un gruppo di autori dell’antologia incontrerà i bambini per avvicinarli alla poesia.

Ventinove le poesie inedite di: Lucianna Argentino, Claudio Arzani, Fabio Barcellandi, Carlo Bordini, Marisa Cecchetti, Marco Cinque, Massimiliano Damaggio, Andrea Garbin, Giuseppe Iannarelli, Giovanna Iorio, Roberta Lipparini, Gianmario Lucini, Gabriella Modica, Paola Musa, Benny Nonasky, Guido Oldani, Paolo Polvani, Valeria Raimondi, Riccardo Raimondo, Ottavio Rossani,Francesco Sassetto, Adriana Scanferla, Jamshid Shahpouri, Christian Sinicco, Angelo Tonelli, Caterina Trombetti, Claudia Zironi e dei due fondatori dell’iniziativa mondiale Terri Carrion e Michael Rothenberg.

Scrive nella sua prefazione il poeta e critico Ottavio Rossani: “Le condizioni sociopolitiche del nostro Paese richiamano i poeti ad esercitare il rigore logico ed il coraggio passionale per denunciare la vergogna delle incompiutezze, delle stragi, della corruzione, delle cadute etiche, della perdita dei valori, delle lacune professionali in tutti gli ambiti produttivi, e di una burocrazia ancora cieca e sorda davanti ai cittadini. Le poesie di questa raccolta toccano infatti argomenti di forte impatto sociale, politico e di cronaca. C’è la guerra, con le sue atrocità, e la sua vicinanza; c’è il bisogno di etica nella politica e nella società; c’è l’ambiente e le sue sofferenze; ci sono sguardi preoccupati sulle nuove povertà, sulla vergogna delle carceri, sulle tendenze razziste e xenofobe in Europa. Ci sono sguardi pietosi su fatti di cronaca, come i suicidi dei ragazzi derisi per la loro diversità, la violenza che si consuma tra le pareti domestiche, i fatti di Genova, il fioraio suicida ad Ercolano al quale sono state dedicate due poesie. Ci sono versi di profonda indignazione verso chi profana le Istituzioni e versi di profondo amore per lʼItalia, per la sua bellezza”.

twitter@FDepalo



×

Iscriviti alla newsletter