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Così il governo fa scudo sul prezzo del gas

Il decreto del ministro Pichetto Fratin risponde alle esigenze di famiglie e imprese. Da pochi giorni è giunto al termine il meccanismo europeo di price cup, introdotto due anni fa nel mezzo della crisi energetica: dimostra che il picco della crisi energetica europea è passato. I numeri italiani sono al momento migliori di quelli europei, con stoccaggi al 62,7% a 125,44 TWh, corrispondenti al 18,61% del fabbisogno medio annuo

Una misura pensata per evitare aggravi sulle spese energetiche, che potrebbero verificarsi a causa delle tensioni geopolitiche e delle possibili speculazioni. Questa l’iniziativa del governo per l’abbassamento del prezzo del gas destinato a cittadini e imprese che il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, ha messo nero su bianco firmando un decreto. In questo modo si provvede ad “anticipare l’allocazione di parte della capacità di stoccaggio per facilitare il riempimento delle riserve nella successiva campagna di iniezione”, spiegano dal Mase.

La finalità del decreto

Entrando nel merito del provvedimento, dal prossimo primo aprile fino al 31 marzo 2026 viene messa a disposizione una quota fino a 5000 milioni di metri cubi. All’interno della capacità riservata al servizio uniforme, è proposta anche quella pluriennale, per erogare il gas stoccato in un periodo più lungo rispetto a quello standard. In questo modo il governo punta a sfruttare eventuali situazioni che potrebbero verificarsi tra febbraio e marzo, nel caso in cui il differenziale tra i prezzi a termine estivi e quelli della prossima stagione invernale siano più favorevoli. “Allo stesso tempo, si intende consentire il mantenimento di maggiori volumi di gas stoccato, nel caso in cui il prezzo attuale resti più basso di quello atteso per l’estate”.

La situazione nel paese

La bolletta media secondo il Codacons ha registrato un +16 euro rispetto alle tariffe di dicembre: il campione attenzionato è l’utenza vulnerabile. Rispetto allo stesso periodo del 2021 l’associazione dei consumatori ritiene che “i prezzi del gas risultano a gennaio più elevati addirittura del 79%, pari ad una maggiore spesa da +616 euro a nucleo. Se si considera anche la spesa per l’energia elettrica, la bolletta media di un utente vulnerabile, tra luce e gas, raggiunge quota 2.237 euro annui. Una situazione che, tuttavia, potrebbe peggiorare nelle prossime settimane”. Per questa ragione il governo ha inteso porre rimedio al rischio con il decreto del ministro Pichetto. Una situazione che ha registrato l’attenzione anche di Assoutenti, che chiede al Governo di intervenire su rincari a vulnerabili.

I dati europei

Al momento in Europa il flusso di gnl dai terminali al sistema di trasporto nel mese di febbraio è stato allo stesso livello di 12 mesi fa. Nello specifico, la capacità di rigassificazione e la sua successiva immissione nei gasdotti europei fa segnare il 49% del suo massimo. Dall’inizio della stagione fredda in Europa i paesi hanno usato già 50 miliardi di metri cubi di gas dallo stoccaggio. Al contempo il prelievo totale di gas è superiore del 24% rispetto alla media degli ultimi cinque anni. Va da sé che il prezzo medio del gas in Europa cresce: se nel dicembre scorso era stato di 489 dollari per 1.000 metri cubi, nel gennaio ha toccato 518 dollari e in questi giorni di inizio febbraio è già arrivato a 574 dollari.

Scenari

Da pochi giorni è giunto al termine il meccanismo di price cup, introdotto due anni fa nel mezzo della crisi energetica, per proteggere i cittadini e l’economia dell’Ue da prezzi elevati. La decisione della Commissione europea dimostra che il picco della crisi energetica europea è passato, come testimoniano i livelli di riserve di gas e l’aumento delle forniture dei singoli paesi che hanno ricevuto gas non russo. I numeri italiani sono al momento migliori di quelli europei, con stoccaggi al 62,7% a 125,44 TWh, corrispondenti al 18,61% del fabbisogno medio annuo.


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