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Così Kkr dà una spinta alla transizione di Eni

Il fondo americano arrotonda la sua partecipazione di un altro 5% della controllata per i carburanti verdi e sale al 30%. Per il Cane a sei zampe la conferma del buon appeal sul mercato della società

Kkr sale ancora in Enilive. Il fondo statunitense, già azionista di Fibercop, che lo scorso luglio ha acquistato la rete da Tim insieme al Tesoro, ha acquistato un’ulteriore quota del 5% della società di Eni che produce carburanti sostenibili. Il valore dell’operazione è 587,5 milioni di euro, a monte di un investimento che porterà Kkr a detenere una partecipazione complessiva pari al 30% di Enilive.

L’acquisizione, hanno spiegato dal Cane a sei zampe, ottimizza nei fatti la struttura di Eni, che continuerà a mantenere il consolidamento e il controllo di Enilive ed è in linea con l’accordo firmato a ottobre 2024, quando Kkr ha acquisito il 25% del capitale della controllata. Quanto ai dettagli della valorizzazione della quota rilevata da Kkr, essa è basata sulla medesima valutazione post-money, pari a 11,75 miliardi di euro in termini di equity value per il 100% del capitale.

La cifra del deal è stata poi fornita dallo stesso gruppo guidato da Claudio Descalzi. “L’ulteriore investimento di Kkr, supportato dall’ingresso di co-investitori di primario standing internazionale inclusi, tra gli altri, importanti fondi pensione internazionali, conferma l’apprezzamento del mercato e la solidità del modello di business di Enilive, che è impegnata nell’offrire servizi integrati e prodotti progressivamente decarbonizzati ai propri consumatori nel settore della mobilità sostenibile”. Guardando al timing, il closing dell’operazione, in cui Eni è stata affiancata da Mediobanca come advisor finanziario, è subordinato al rilascio delle autorizzazioni delle autorità competenti.

Come ha poi chiarito Francesco Gattei, chief transition&financial officer di Eni, “l’ulteriore investimento di Kkr conferma l’attrattività di Enilive per il mercato. Una società solida e in crescita, con un partner finanziario di rilievo, che svolgerà un ruolo cruciale nell’abbattimento delle emissioni generate dall’uso finale dei nostri prodotti, un aspetto fondamentale per il nostro percorso al Net zero al 2050”.

Mentre secondo Marco Fontana, managing director del team European Infrastructure di Kkr, “dopo aver firmato il nostro primo investimento in Enilive nell’ottobre dello scorso anno, questa operazione ribadisce la nostra fiducia nella capacità dell’azienda di fornire soluzioni tecnologiche innovative ed efficaci per la riduzione delle emissioni, in linea con la nostra strategia di supportare progetti energetici trasformativi in tutta Europa. Siamo entusiasti di continuare a collaborare con Eni per rafforzare ulteriormente la posizione di Enilive come leader di mercato”.


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