Il chief information security officer (Ciso) è una professione per donne? Se ne è parlato mercoledì 19 febbraio in un evento tutto al femminile promosso dall’Università Campus Bio-Medico di Roma, l’associazione Women4Cyber Italia e Google.org, con il coinvolgimento delle professioniste attive nella cyber-sicurezza. Un’occasione unica nello scenario attuale per alimentare la consapevolezza sul ruolo e la presenza delle donne nelle professioni legate alle discipline Stem e il gap culturale presente nel nostro Paese. Al centro del confronto è stata la formazione in ambito universitario, come ha ricordato in apertura la professoressa Simonetta Filippi, Prorettrice allo Sviluppo Accademico Integrato dell’Università Campus Bio-Medico di Roma. Alla presenza del direttore della Polizia postale, Ivano Gabrielli, si sono altrernate sul palco la Vicepresidente di Women4Cyber Italia, Rita Forsi; la Vicepresidente per la Transizione Digitale di Unindustria, Vittoria Carli; la Cloud Customer Engineer, Public Sector di Google, Silvia Bellucci; la direttrice del Dipartimento di Cybersecurity e Sicurezza Roma Capitale, Nicla Diomede; la segretaria Generale Women4Cyber Italia, Selene Giupponi; il Ciso del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Laura Petrillo; la presidente del Centro Ricerche Themis, Isabella Corradini; il Consigliere di Stato, Responsabile del Servizio per l’Informatica della Giustizia Amministrativa, Brunella Bruno; la responsabile Regolamentazione e Normativa di Asstel, Marzia Minozzi e il dg dell’Unità di Missione Pnrr, del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Donatella Proto. A dare il punto di vista del mondo della Difesa è stato il direttore della direzione generale per il Personale Civile di Segredifesa, Maria De Paolis. La discussione, promossa dal professor Roberto Setola, ordinario di automatica presso la facoltà di Ingegneria UCBM e direttore del Master in Homeland security dell’Università Campus Bio-Medico di Roma è stata l’occasione per dare avvio ai nuovi corsi di cyber security promossi da Google.org all’interno di UCBM, una delle venti università nel mondo selezionate dal colosso Hi-tech per ospitare corsi appositamente pensati per avvicinare gli studenti al tema.