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Times: se in Francia vince Hollande, la City rischia

Due pagine interamente dedicate alle presidenziali francesi. Da Oltremanica il Times rivolge uno sguardo piuttosto inquieto alla corsa per l´Eliseo e, ancor più inquieto, a colui che tutti i sondaggi più recenti danno ormai per vincitore: il candidato socialista Francois Hollande che proprio ieri ha presentatno il suo manifesto in 60 punti.
 
Secondo il quotidiano britannico, il premier David Cameron, e con lui il sindaco di Londra, il conservatore Boris Johnson, sono rimasti “interdetti” dai progetti di Hollande, che porterebbero non lieve pregiudizio alle piazze finanziarie”. Johnson si spinge ad accusare Hollande di essere “vendicativo”, riporta il Times, ricordando le parole del candidato socialista francese, che aveva definito il mondo della finanza come il suo “vero avversario”. Tra le promesse di Hollande, anche quella di introdurre un´autentica tassa sulle transazioni finanziarie e l´auspicio della creazione di un´agenzia di rating europea. “Non voglio fare ingerenze nella politica interna francese – afferma Johnson – ma vorrei evitare che i francesi commettano un errore che comporterà poi pregiudizio all´economia britannica”.
 
L´autorevole quotidiano conservatore osserva che il ritorno al potere di un “governo di centrosinistra in Francia cambierebbe l´equilibrio di un´Europa dominata dai governi di centrodestra”.
E nutre timori per il futuro della cooperazione franco-britannica in materia di difesa. Ieri il premier britannico da Davos ha criticato aspramente il progetto franco-tedesco di una tassa sulle transazioni finanziarie, definendolo una “follia”.


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