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Pechino non molla la presa su Panama. E mette al bando CK Hutchinson

A pochi giorni dalla scadenza per la firma dell’accordo con BlackRock per la cessione dei due porti alle estremità del Canale, il partito alza il tiro e prova a mettere fuori gioco gli affari del colosso di Hong Kong

La rappresaglia cinese per l’affaire Panama è servita. Riavvolgendo brevemente il nastro, da quando il tandem Blackrock-Aponte ha raggiunto un accordo di massima con il colosso di Hong Kong Ck Hutchinson per l’acquisizione di due porti strategici alle estremità del Canale di Panama, a Pechino è scattato l’allarme rosso.

Essenzialmente per due ragioni: primo, si tratta di una delle infrastrutture più importanti e strategiche al mondo, al pari di Suez, e il fatto che un’azienda di Hong Kong, dunque a tutti gli effetti in orbita cinese, controlli i due scali è per il Dragone non certo un dettaglio. Secondo, dietro l’operazione con BlackRock, come raccontato da questa stessa testata, c’è la mano della Casa Bianca, dunque di Donald Trump. E questo a Pechino piace poco.

Fin qui la cronistoria, ora attenzione ai tempi. Il prossimo due aprile scadrà il termine per chiudere i negoziati, da un punto di vista formale, tra il più grande gestore patrimoniale del mondo e il gigante di Hong Kong. Ora, fino ad oggi il pressing del governo cinese per far saltare il banco, lanciando innanzitutto una campagna diffamatoria, a mezzo stampa, contro il fondatore del gruppo, l’ultra-novantenne Li Ka. Successivamente è partito il fuoco di batteria contro l’azienda dell’isola, accusata di lavorare contro gli interessi nazionali e di voler sabotare la stessa Cina. Nel mentre, le autorità del Dragone hanno cominciato a mettere il naso nelle carte dell’accordo, con l’obiettivo di cercare cavilli a cui aggrapparsi e impugnare, eventualmente, il deal.

Missione, evidentemente, fallita. Altrimenti non si spiegherebbe l’ulteriore innalzamento del livello dello scontro. Il governo di Xi Jinping avrebbe invitato le aziende statali a sospendere i nuovi accordi con le imprese legate a Li Ka e alla sua famiglia, proprietaria del conglomerato Ck Hutchison. L’accordo, del valore di 23 miliardi di dollari, prevede la cessione di 43 porti per container in 23 Paesi (tra cui, come detto, Balboa e Cristobal, ai due estremi del Canale di Panama) al consorzio composto da BlackRock e Terminal Investment, gruppo con sede in Svizzera che fa capo alla compagnia marittima Msc di Gianluigi Aponte.

La direttiva sarebbe stata comunicata alle imprese statali la scorsa settimana, “per volere di alti funzionari”. Inoltre, le agenzie di regolamentazione del mercato starebbero esaminando gli investimenti della famiglia in Cina e all’estero, nel tentativo di comprendere meglio la portata dei loro affari. E il 2 aprile è sempre più vicino.


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