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Casini e il dilemma (risolto) dei centristi

Per far uscire l´Italia dalla crisi l´unica via è “riproporre uno sforzo di responsabilità nazionale”, perché “la verità è che una grande coalizione non conviene tanto a Casini quanto all´Italia. Lo afferma Pier Ferdinando Casini in una lettera al Corriere della Sera con cui risponde oggi a un fondo di Angelo Panebianco sul “dilemma dei centristi” e all´intervista rilasciata sempre al Corsera da Angelino Alfano. “Noto una gran voglia da parte di tutti i protagonisti della politica italiana di affrettarsi a tornare al passato e di archiviare il governo Monti” scrive Casini secondo cui “a sinistra affiorano nostalgie diffuse per alcuni governi come quello di Prodi che non hanno certo lasciato un gran ricordo negli italiani” mentre “a destra dopo 20 anni si ripropone Berlusconi rimuovendo qualsiasi autocritica sul fallimento della cosiddetta rivoluzione liberale”.
 
Casini sottolinea, “il mio partito e io crediamo che proprio a causa dei governi degli anni passati si sia arrivati a Monti e che oggi è necessario procedere nella direzione annunciata in questi mesi” perché “rimuovere l´esperienza del governo Monti significa ripiombare al più presto nella vecchia demagogia…”. E quindi “ecco perché il dilemma dei centristi è facilmente risolvibile: noi chiederemo voti alle prossime elezioni e li impegneremo in Parlamento non per aggiungere qualche strapuntino a coalizioni già morte del passato (…) ma per riproporre uno sforzo di responsabilità nazionale che è l´unico capace di far uscire l´Italia dalla crisi”.


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